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Valtenesi, ecco il secondogenito della nuova DOC

Dopo l'uscita del Valtènesi Chiaretto è la volta del Valtènesi nell'espressione del rosso a prevalente base Groppello: un vino moderno ed in linea con le prerogative del mercato contemporaneo che completa il progetto di transizione verso la nuova Doc approvata nel 2011

L’undicesima edizione di Profumi di Mosto segna il debutto “in società” del Valtènesi, secondogenito della nuova Doc entrata in vigore con la vendemmia 2011. Proprio da quella raccolta sono arrivate quindi le prime uve per questo nuovo vino del panorama enologico bresciano e lombardo, che giunge sul mercato dopo un anno di affinamento così come previsto dal disciplinare di produzione. Diviene così pienamente operativo il progetto della nuova Denominazione, che affonda le radici nel territorio della Valtènesi intesa come l’area morenica su cui ha trovato patria elettiva il Groppello, grande vitigno autoctono e principale patrimonio enoico di questa particolare area produttiva del lago di Garda.

Anticipata negli ultimi anni da un’intensa strategia di riposizionamento, sintetizzata dallo slogan 'Mettiamo l’accento sulla Valtènesi', la nuova Doc punta a sintetizzare in un’unica denominazione le diverse sfaccettature del terroir, ed ha esordito ufficialmente lo scorso 14 febbraio con l’uscita del Valtènesi Chiaretto, accolta dagli operatori con grande curiosità ed interesse e culminata in un forte riscontro di mercato.

Ora tocca al Valtènesi, che come il suo “cugino rosa” ha nel Groppello il suo cuore ed il suo asse portante. Il vitigno dovrà infatti essere presente in una quota che parte da un minimo del 50%, ma che dovrà giungere nel più breve tempo possibile al  70% e anche al 100%: questo non appena il miglioramento dei cloni nei vigneti porterà alla diffusione di quelli dotati delle migliori espressioni di spezie e piccoli frutti di bosco, struttura e longevità che quest’uva è in grado di esprimere. Groppello sarà l’unica indicazione che potrà comparire nelle informazioni rivolte al consumatore: gli altri vitigni saranno quelli classici del territorio come il Marzemino, mentre gli internazionali saranno limitati al massimo del 10%, a sottolinare la precisa volontà di fare del Valtènesi un autoctono al 100%.

In questa prima fase la nuova Doc si troverà a convivere con la denominazione Garda Classico: i primi dati relativi alla vendemmia 2011 testimoniano tuttavia una partenza in grande stile. Fra Chiaretto e Rosso infatti la produzione potenziale ha superato quota un milione di bottiglie, e l’imbottigliato, sempre in termini potenziali, potrebbe presto arrivare a superare i i cinque milioni di pezzi.

 

 

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