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Aspettando il Natale... con i presepi bresciani

Una sessantina le installazioni da non perdere in giro per la Provincia: dai presepi meccanici di Manerba e Castelcovati fino a quelli viventi, di Ono San Pietro e Bione. Sul Garda anche il presepe 'acquatico'

Tecnologici o tradizionali, meccanici e addirittura ‘viventi’: la domenica dell’Immacolata ha ufficialmente inaugurato la nuova stagione dei presepi, in città e nei paesi, allestimenti che prendono forma e, appunto, ‘vita’, un po’ dappertutto, in lungo e in largo per la Provincia.

Oltre una sessantina gli appuntamenti ‘certificati’, dal classico all’innovativo. Quelli ‘artigianali’, che in città saranno messi in mostra, a settimane alterne, dal Villaggio Badia al centro storico, fino alla ‘piccola’ Soiano, sul Garda, dove per una giornata intera i presepi si faranno sfilata, e saranno esposti per le vie del paese.

Presepi ‘internazionali’ come a Concesio o Cazzago, o i presepi meccanici spesso piccoli gioielli della tecnica, pronti a riservare sempre nuove sorprese. Da Botticino a Manerba, da Castelcovati a Cologne, e la storia tutta particolare di Muscoline, dove a quello ‘ufficiale’ della chiesa di Castrezzone si affiancherà quello ‘fatto a mano’, realizzato dal 16enne Luca, appassionato di meccanica e futuro elettricista.

Tra i più attesi ovviamente anche i ‘gardesani’, quelli poggiati sull’acqua come a Limone o Desenzano, e poi sicuramente quelli viventi: dagli oltre 100 figuranti di Bione a quelli di Sarezzo e Vallio, Calcinato e Nuvolera. Oppure a Ono San Pietro, dove al silenzio dei gesti si sovrappone il rumore delle parole, per un vero (e quasi unico) presepio recitato.

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