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Trenta Piò! Un rocker e un rapper, un’ironica protesta dialettale

Dieci brani più uno, rigorosamente in dialetto bresciano. Questo è Trenta Piò, il nuovo disco a quattro mani (e due voci) di Piergiorgio Cinelli e Dellino from Italian Farmer: tante risate grasse, qualche amaro sorriso

Il dialetto e la parodia, l’ironia e la parola pungente, quella che punge davvero. Accompagnata da un sound a metà tra il rock e il folk, il rap dalle contaminazioni bresciane e il melodico, con qualche macchia di dance qua e là. Questo è Trenta Piò, il nuovo album scritto a quattro mani e cantato a due voci da Dellino from Italian Farmer e Piergiorgio Cinelli, disco presentato in via ufficiale al Teatro Parrocchiale del Villaggio Violino, una serata carica di divertimento ma allo stesso tempo carica di beneficenza e solidarietà, e parte del ricavato che è stato già devoluto alla Fondazione ANT.

Qualcuno lo ha già definito un disco inusuale, forse un po’ diverso dal solito. Si ride e si sorride, questo è chiaro, certo è che si pensa pure un po’, e se ci pensi troppo ci rimani male. Nel senso che all’impegno vocale si accompagna anche l’impegno dei testi, in canzoni come Bisnes, che se la prende con questo maledetto capitalismo mentre nessuno parla dei cassintegrati, oppure Bale, che chiama in causa le storie fantasiose a cui la televisione ci ha abituato, dalle sexy segretarie ai viaggi in macchina rilassati e senza traffico.

DELLINO & CINELLI: A OFLAGA - GUARDA IL VIDEO

Ma c’è anche Facebook, sulla dipendenza da computer e da social network, c’è pure Serenata Nostrana, una canzone tutt’altro che sessista e che se la prende invece con una certa categoria di uomini, quelli che di giorno hanno la cravatta e di notte ne combinano di tutti i colori, riadattata e rivisitata per la Provincia bresciana. Tutto in dialetto, o quasi: “Ci siamo incontrati due anni fa, durante un convegno sul dialetto – ci raccontano i due autori – Abbiamo pensato di fare una canzone insieme, poi ne abbiamo scritte quattro o cinque, in meno di un anno avevamo un album quasi pronto”.

Trenta Piò live @ Violino - © Valerio 'ValeGiallo' Bevilacqua


Dieci canzoni più una divertente intro, un’escalation dialettale di risate ma anche di amara ironia, una protesta col sorriso che passa da A Oflaga, forse la più divertente, e fino a Trenta Piò, title track che è un po’ il manifesto del disco, una critica in rima allo sconsiderato consumo del territorio italiano, 30mila metri quadri che ogni giorno sono sommersi dal cemento.

Eccoli qua i Trenta Piò, tutti da ridere ma anche tutti da ascoltare. Ascoltare e riascoltare, perché non ci si stanca mai. “Se non ci siamo stufati noi – sorridono Cinelli e Dellino – vuol dire che qualcosa di buono c’è davvero”.

Si ringrazia Valerio 'ValeGiallo' Bevilacqua per le fotografie - Tutti i diritti riservati

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