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SubBrixia: l'arte sotterranea alle profondità della metro

Inaugurata il 17 dicembre la mostra SubBrixia: opere di arte italiana (e contemporanea) proposte sulla rete metropolitana di Brescia. Sono cinque le stazioni selezionate, ognuna dotata di un'installazione ad hoc

Da Chagall a Dario Fo, dopo 'Roma e le genti del Po' Brescia volge verso il contemporaneo e l’Arte va in metropolitana. Dal 17 dicembre al via l’originale progetto: SubBrixia, ideato e prodotto da Brescia Musei e Brescia Mobilità in collaborazione con il Comune di Brescia: opere di alcuni protagonisti dell’arte italiana (e contemporanea) sono proposte sulla rete metropolitana della città.

Per ogni stazione delle prime cinque selezionate, un artista produce un’installazione site specific. Già annunciata tra le righe l'intenzione di estendere gli interventi artistici anche alle altre fermate, per offrire alla città una sorta di Galleria d’arte contemporanea, sotterranea e accessibile a tutti. Ispirandosi ad esempi illustri, dalla celebre metropolitana di Napoli a quella di Londra, di Stoccolma, il metro, già di per sé elegante nelle architetture e avveniristica nella tecnologia, vuol proiettare i passeggeri nel futuro (quasi come in Star Wars).

Il progetto artistico è curato da NERO, in collaborazione con Fondazione Brescia Musei. Si realizza come un viaggio sotto terra con vari capitoli di un racconto fantastico , che indaga geografie, identità, linguaggi eterogenei. All’installazione di Rä di Martino presso la fermata Marconi - che ha dato avvio a SubBrixia - segue Marcello Maloberti che interviene in quella che è già di per sé il logo per eccellenza, la Stazione, con Brescia (2015 installazione, Courtesy dell'artista e Galleria Raffaella Cortese Milano).

Installata tra le due scale mobili della stazione metropolitana di Brescia, propone un cartello stradale come simbolo di una delle porte della città. Una scultura-oggetto che si sviluppa in verticale, ma cade dall'alto come fosse un lampadario. La scritta Brescia è capovolta, per rappresentare idealmente una seconda città, quella avveniristica che si sviluppa sottoterra, speculare a quella sviluppatasi in superficie, a sua volta appoggiata a quella archeologica del Forum, da riscoprire in queste giornate.

SubBrixia: la metro, che negli ultimi due anni e mezzo ha trasformato la geografia urbana con i suoi 15 milioni di viaggiatori, realizza, dopo il lancio, un ulteriore passaggio, proprio di un progetto ponte verso l’Europa. Intanto fortunatamente dialoga con le città vicine, a partire da Bergamo: una trama che vi racconteremo a breve.

SubBrixia è stata realizzata anche grazie ai contributi del Progetto Moving Culture, del Fondo Regionale Expo 2^ fase, con il sostegno di Regione Lombardia e alla collaborazione di ATS Expo. Nei prossimi mesi seguiranno le opere di Francesco Fonassi, Patrick Tuttofuoco e Elisabetta Benassi.

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