Brescia: mostra arte duemila
Una grande festa per l'arte contemporanea alla "Galleria ab/arte" di Brescia con dodici artisti scelti dal curatore e critico d’arte Andrea Barretta.
C’è l’urgenza di contributi critici che indichino un percorso nell’estetica che non sia un pregiudizio ma una possibilità ancora indispensabile, tanto che l’idea di questa mostra tende a ritrovare quanto può saziare nell’arte che invita alla riflessione per denotare la creatività che non si perde nella bruttezza di un concettuale ormai causa dei tanti mali che affligge l’arte contemporanea.
Pertanto Barretta ha scelto questi artisti ad aprire un orizzonte all’arte italiana in eterogenei percorsi artistici, nell’esercizio di linguaggi a costruire una sintassi critica che ha curato per loro mostre o cataloghi in questi ultimi anni. E la dinamica sta proprio nelle diverse esperienze che qui vanno a convogliarsi, ognuno con uno spazio dedicato, come documentazione per un’arte ancora possibile in una contemporaneità rivolta a tutt’altro. Un denominatore comune è il colore. Quello che - sosteneva Matisse - “forse ancor più del disegno, è una liberazione”, e come dargli torto in una specifica prevalenza oltre al suo valore nel fornire impronte che conducono in una relazione con l’incorporeità e l’esistenza stessa, sviluppate in un’evoluzione nei diversi ambiti.
Così come sono riconosciuti i significati simbolici della parvenza rispetto alla configurazione nell’espressività che rappresenta l’intuizione e la curiosità, l’archetipo dell’arte che si perpetua da secoli e che guardiamo a scandire i momenti di un’arte sincera. Pertanto vorrei, come per una letteratura odeporica, iniziare con voi lettori un cammino che non sia solo memoria ma uno straordinario percorso nella bellezza che aiuta a vivere meglio. Perché l’arte, è bene ripeterlo, è gratuità, e non c’è bisogno di un lampo di genio per interrogarla.