Caino: Mondo Nudo, la notte e l’Eremo di San Giorgio
Camminare di notte è un'esperienza estremamente formativa che ogni escursionista deve assolutamente sperimentare, ecco allora una notturna corta e poco faticosa sui monti di Caino: salita, sosta e discesa si effettueranno nella notte, con una bella sosta per lo spuntino di mezzanotte effettuata sul poggio panoramico dell'eremo, osservando le montagne illuminate dalla bluastra luce delle stelle e della luna, non infastiditi dalle lontani luci della valle che fanno da sfondo.
N.B. Non siamo un'associazione escursionistica e nemmeno dei professionisti della montagna quali Guide Alpine o Accompagnatori di Media Montagna, siamo solo degli amici. Il nostro obiettivo è ben diverso da quello del portare la gente in montagna, cosa che solo i succitati professionisti possono fare, noi vogliamo far conoscere la normalità del vivere nudi ed essendo impossibile farlo con i soli discorsi teorici, abbiamo ideato delle più coinvolgenti e costruttive occasioni di sperimentazione pratica.
Tutti sono benvenuti, anche coloro che, come alcuni amici che già ci onorano della loro fedelissima presenza, preferiscono camminare rigorosamente vestiti: siamo escursionisti come tutti gli altri escursionisti, se la situazione lo impone o lo consiglia restiamo vestiti ma appena possibile preferiamo stare e camminare senza vestiti così come c'è chi preferisce l'abbigliamento da corsa e chi usa quello da montagna, chi ama i vestiti rossi e chi quelli blu, chi una marca e chi un'altra; rifuggiamo da etichette che sembrano voler più che altro creare distinzioni e separazioni, "VivAlpe" è un programma di escursioni in montagna ideato allo scopo di creare un luogo dove visioni, menti, ambienti e stili di vita diversi possano incontrarsi e comunicare tra loro; attraverso l'assenza di divieti e obblighi sull'abbigliamento, mettendo in comunione persone che vivono vestite con quelle che lo fanno nude, questa "Zona di Contatto" azzera l'artificioso confine sociale che è stato creato tra il corpo e il mondo, rendendo così possibile comprendere l'innaturalezza dell'avversione al nudo, superare le diffidenze, avvicinarsi alla consapevolezza e assumere la primigenia "normalità" dell'infante (indifferenza al nudo altrui, confidenza con il nudo proprio).