'Sono gallo e rana tra parole di sera': a Brescia il nuovo libro di Umberto Chiusi
Nell'ambito della mostra "Dalle avanguardie alla transavanguardia", presentazione a cura di Andrea Barretta della raccolta di poesie "Sono gallo e rana tra parole di sera" di Umberto Chiusi.
Durante l'incontro l'attore Sergio Isonni leggerà alcuni versi e ai presenti sarà data copia omaggio del libro. L'occasione sarà anche motivo di un ricordo della poetessa Teresa Celeste recentemente scomparsa.
"Diversi percorsi hanno portato Umberto Chiusi alla quarta raccolta di poesie. Percorsi capaci di evocare situazioni e memorie differenti, quasi a percorrere distanze per raggiungere mete esistenziali che, infatti, costituiscono il sunto e il nesso di queste pagine, vere e proprie strade nel cercare di giungere alla radice di un dialogo dentro un tempo che accade, nel ricordo di nostalgie a liberare parole prigioniere che continuano a lottare - struggenti - nei riverberi dell'età che abbisogna di parole come in un diario.
Ecco, allora, che il poeta si muove attraverso il desiderio di conoscere un "fine" ultimo e si fa pellegrino tra versi che diventano luoghi della riflessione senza il bisogno di una collocazione perché patria di tutti coloro che amano la poesia, non per riempire un vuoto ma per accumulare sensazioni e accantonare emozioni istintive. Un luogo non luogo tra luoghi sorprendenti a evocare atmosfere di valori celati al loro interno, non certo perché s'intenda stupire con afflati lirici dalla dimensione di un tempo trascorso, ma per coinvolgere in un fatto di cuore, per un rinvio culturale in ogni suo aspetto, nel senso che è prevedibile anche quello di saper cogliere e trasmettere quanto la vita ha da offrire. Questo ha permesso a Chiusi di stendere un cielo per nuovi orizzonti e di andare oltre nell'accedere a quell'universo di ragioni per cui si decide di raccontare anni che sfumano, non per resoconto di eventi, ma in una ermeneutica degli stessi in un viaggio a ritroso, e dare un motivo in più quando rivela com'è veramente senza evadere, come molti, raccontando di sé". (…)
Dalla presentazione di Andrea Barretta