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“Free solo”, l'avventura di arrampicata che ha conquistato Manolo

""L'autore ti porta immediatamente, con diretta semplicità e facilità, in un mondo apparentemente lontanissimo, ti fa entrare nei protagonisti e nei loro pensieri fino a spingerti a condividere, condannare o giudicarne le scelte"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BresciaToday

Brescia - Sarà presentato giovedì 19 dicembre alle ore 21.00 da Gialdini Sport a Brescia (Via Triumplina 45) "Free Solo. La vita nelle mani", l'avvincente opera d'esordio di Roberto Vaiana, chirurgo bresciano con la passione dell'arrampicata. Il romanzo, edito da Idea Montagna, vanta come padrino d'eccezione niente meno che Maurizio Zanolla (in arte Manolo), protagonista e pioniere del free climbing in Italia e nel mondo.

E proprio di arrampicata libera - come si indovina dal titolo - si parla nell'opera: un giovane talentuoso altoatesino, una brillante ragazza americana, uno spavaldo campione mondiale e un carismatico scozzese sono accomunati da una passione viva e bruciante per questo sport. I loro destini si incrociano quando un regista e un produttore televisivo decidono di organizzare un originale reality show in cui i concorrenti sono chiamati a una folle sfida verticale: un'arrampicata in stile free solo su una splendida parete delle Alpi svizzere.

"L'autore ti porta immediatamente, con diretta semplicità e facilità, in un mondo apparentemente lontanissimo, ti fa entrare nei protagonisti e nei loro pensieri fino a spingerti a condividere, condannare o giudicarne le scelte. - scrive Manolo nella prefazione - L'ho finito senza mai fermarmi e credo che per un attimo mi abbiano perfino sudato le mani."

Una bella soddisfazione per l'autore, che, da quando ha scoperto l'arrampicata, non si stanca di immaginare nuove avventure. "Forse è proprio così che è nata l'ispirazione per raccontare questa storia. - racconta - Scrivevo racconti già da ragazzo che i miei compagni di ventura mi invitavano a leggere durante le trasferte in barca a vela. È stata la passione per questo sport a darmi lo slancio per fare il passo successivo fino alla pubblicazione del mio primo romanzo."

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