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Sperimentazione digitale e ricerca artistica: la storia di inside my laptop

Fino al 30 settembre 2022 sono accessibili le edizioni online di Inside My Laptop, il format di esposizione digitale realizzata dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Brescia

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BresciaToday

Uno degli aspetti più interessanti della Net Art è la sua capacità di trovare strade non convenzionali per presentarsi al pubblico; è chiaro, nell’epoca degli NFT e delle arti digitali questo aspetto può apparire non particolarmente innovativo, ma quando questo è il frutto di una sperimentazione didattica all’interno di una cattedra di un corso accademico, allora forse qualcosa in più da dire c’è. E le due mostre online dal titolo Inside My laptop - In The Cloud degli anni 20/21 e 21/22 sono la risposta a tutto questo. Aperte eccezionalmente al pubblico fino al 30 settembre rappresentano la dimostrazione concreta che l’arte non è mai indifferente al proprio contesto sociale, politico, economico e culturale. Gli studenti del primo anno di Nuove Tecnologie, hanno saputo rispondere a questo periodo storico proattivamente e con grande creatività: modelli tridimensionali, video, gif animate e sperimentazioni digitali si presentano al visitatore nelle sale espositive digitali delle due mostre esponendo la creatività dei giovani e la potenzialità delle nuove tecnologie.

La curatela della mostra è stata affidata agli stessi studenti, coordinati dall’artista e docente Marco Cadioli che li ha accompagnati non solo alla riflessione sui temi e alla conseguente produzione artistica ma anche agli aspetti narrativi e di contestualizzazione delle opere in una dimensione completamente effimera e digitale. Dalla storia e dalle due esposizioni è possibile constatare quanto il tempo scorra veloce e fino a dove le tecnologie riescano ad arrivare, e risulta incredibile come la creatività, unita alla competenza, possa permettere di realizzare opere d’arte uniche. Inside My laptop - In The Cloud degli anni 20/21 e 21/22 ha riservato numerose sorprese in questo senso.

“Meta” di Edoardo Tommasini, attraverso la fotografia satellitare, unisce molteplici strade di luoghi diversi creando un percorso nuovo e più grande: non è importante quale strada sia già stata percorsa, ma quanta strada ancora abbiamo davanti da vivere. Cristina Prandelli, con l’opera “Digital Mama”, scrive e dedica una poesia tradotta in codice binario al suo pc; nata e cresciuta con la tecnologia, la definisce come una seconda mamma. Dell’edizione del 2021/2022, alcune opere ancora più di impatto sono senz’altro da segnalare: Giacomo Paraninfo, Giorgio Balestra, Laura Favetta invitano lo spettatore a divertirsi con la loro opera “Secret’s Bottles” chiedendo di raccontare un segreto che poi verrà dato a un’altra persona che lo costudirà senza conoscerne la provenienza.

Preoccupazioni e speranze raccontate dai giovani studenti attraverso i loro lavori. E di fondo, da parte loro un messaggio incoraggiante: affidarsi alla tecnologia per rendere il mondo un posto migliore. Siamo in uno dei romanzi di Cory Doctorow? No. Stiamo guardando il video “Choose a future” di Gaia Menegon e Laura Palazzo in cui vengono ipotizzati una serie di futuri possibili - anche se poco plausibili - e trasformati in quattro possibili videogiochi su quattro tematiche differenti: i cambiamenti climatici, la visione distopica di uno stato che controlla le azioni di ciascuno razionando l’utilizzo della rete internet e dell'elettricità, il Metaverso e l’ultimo in continuo caricamento. Il pubblico è invitato ad immergersi e vivere questa esperienza al pieno.

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