Brescia: Presentazione graphic novel "ll presente di Venturo"
Un graphic novel di cappa e spada dalle atmosfere rinascimentali, ispirata a fatti realmente accaduti nel 1517 nelle campagne del nord Italia, tra apparizioni di eserciti fantasma, risse nelle osterie e una saggia misteriosa.
Il Presente di Venturo di Michele Eynard (MoltiMedia).
Il conte bresciano Bartolomeo da Villachiara è tra i personaggi storici protagonisti della vicenda: testimone oculare dei fatti nel Cinquecento, autore delle lettere che li ricostruiscono e figura chiave del fumetto.
Circa cinquecento anni fa, verso la metà del mese di dicembre 1517, il conte bresciano Bartolomeo Martinengo, un capitano di ventura ben noto e temuto, dal suo castello in Villachiara, scrive all’amico ambasciatore veronese in Venezia una lettera in cui descrive le apparizioni di due eserciti fantasma che combattevano tra loro, con grande clamore di armi e spargimento di sangue, per poi sparire, lasciando sul campo di battaglia solamente delle orme e le tracce dei carri da guerra.
Gli strani avvenimenti accaduti nei pressi di Verdello, un villaggio situato nel territorio di Bergamo, ebbero una vasta eco, arrivando non solo nel castello del conte di Villachiara a Brescia, ma si diffusero anche nel resto d'Italia, e ben presto in tutta Europa, attraverso diversi opuscoletti tradotti in francese, tedesco, spagnolo e inglese, oltre a lettere in italiano e in latino.
A cinque secoli di distanza, le parole di Bartolomeo da Villachiara ispireranno Il Presente di Venturo, un graphic novel di cappa e spada, che sarà presentato al pubblico sabato 9 giugno alle 18 alla libreria Serra Tarantola di Brescia, in un pomeriggio in cui fatti storici incontrano misteri irrisolti. Sarà l'autore Michele Eynard a raccontare la vicenda, proprio partendo dalla storia vera, documentata dalle parole del conte bresciano, un personaggio realmente esistito e una delle figure chiave del fumetto.
Alla base del graphic novel edito da MoltiMedia c'è la meticolosa ricerca storica di Riccardo Scotti, racchiusa in Crudelissime e meravigliose battaglie, un imponente volume che ricostruisce i fatti realmente accaduti, la cui notizia giunse fino a Roma, dove il papa Leone X ne commentò con preoccupazione ai cardinali riuniti in Concistoro, invocando la formazione di una nuova lega per indire una crociata contro il Turco che stava invadendo l’Europa.
«Il primo pensiero, ancora prima di pensare alla storia da raccontare, è stato sul tempo che è passato – spiega Michele Eynard - Stavo camminando per strada e vedevo tombini, cartelli, lampioni, e auto parcheggiate, fili elettrici tra una casa e l'altra, e asfalto, e serramenti d'alluminio, e anche i vestiti che indossavo: era tutta roba industriale. Tutta roba fatta in serie. Tutta roba che ai primi del '500 non era neppure immaginabile. Pensare a come doveva essere diversa la vita cinquecento anni fa mi ha dato una specie di vertigine. E da lì sono partito».