Brescia: mostra fotografica De Visu
Dal 19 al 28 aprile 'Il Bunker' di Brescia ospiterà 'De Visu', il primo progetto aperto di fotografia itinerante ideato da quattro fotografi, cremonesi e bresciani, che ogni anno toccherà una città diversa, in Italia e all'estero,
invitando altri autori, professionisti o semplici appassionati, a unire i loro reportage per realizzare, idealmente, un giro del mondo fotografico.
La mostra – a cura di Carla Cinelli, Michela Cotelli, Laura Giancaterina ed Enrico Madini - sarà inaugurata giovedì 19 aprile alle ore 19 e si chiuderà domenica 29 aprile con una serata dal titolo 'Quello che le fotografie non dicono', incontro aperto al pubblico alla presenza degli autori.
“Con i propri occhi”, “per diretta visione”. De Visu è il titolo scelto per questa mostra collettiva che accompagna il pubblico in un viaggio attraverso quattro Paesi e due Continenti. Burkina Faso, Ladakh, Bangladesh ed Etiopia sono gli orizzonti immortalati dagli obiettivi di Carla Cinelli, Michela Cotelli, Laura Giancaterina ed Enrico Madini, fotografi cremonesi e bresciani che hanno voluto unire i loro scatti in un’unica visione fotografica.
Il risultato sono quattro reportage, oltre 80 fotografie, e un solo filo conduttore: lo stesso sguardo sul mondo e la stessa esigenza, che diventa a tratti urgenza, di documentare i volti, gli sguardi, gli incontri che hanno rappresentato l'essenza di ognuno di questi viaggi e, senza saperlo, hanno segnato per gli autori un nuovo inizio.
Dall’Africa all’Asia, al centro c’è soprattutto l’uomo, messo a nudo di fronte alle sue condizioni: la mancanza d'acqua, le malattie e l'inaccessibilità delle risorse, marchiate negli occhi dei bambini del Burkina Faso; l'asprezza e
l'ostilità delle cime himalayane, la vita nei villaggi e la cultura buddista nei monasteri; le tradizioni, la sacralità, i riti tribali delle popolazioni dell'Etiopia del Sud; il Bangladesh con i suoi abitanti, i momenti di vita quotidiana, i luoghi, i volti.
In un viaggio che, al termine, ci riporta di nuovo all'inizio: al momento unico e irripetibile dell'incontro - sempre diverso, mai lo stesso – con l'altro. Visto, conosciuto, vissuto attraverso i propri occhi. De Visu.
Domenica 29 aprile alle ore 18 "Quello che le fotografie non dicono", serata d'incontro con gli autori a cura di
scuolafotografia.com