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Giovedì, 25 Aprile 2024
Concerti

Clusone Jazz: Guido Bombardieri e Filippo Sala per il gran finale

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BresciaToday

Il weekend trascorso ha lasciato una scia di entusiasmo a tutti coloro che hanno partecipato ai concerti: dai musicisti allo staff dell'organizzazione, ma soprattutto al pubblico che ha assistito con partecipazione a questi eventi.

Venerdì sera, sotto la Danza Macabra, il duo Groove & Move di Gabriele Mitelli e Pasquale Mirra, illuminati dalla luna, hanno stregato i presenti con i loro dialoghi musicali tra improvvisazione libera e strutturata; sabato pomeriggio la pioggia non ha fermato il trio Most Recent Commont Ancestor (MRCA) e lo stesso la sera con l'ottetto Multikulti di Cristiano Calcagnile, quando una straordinaria passione e una grande magia trasmessa dal palco di Piazza dell'Orologio ha inondato di emozioni e calore chi ha sfidato il tempo avverso, rimanendo ipnotizzato al punto di incitare i musicisti a ricominciare il concerto una volta finito; ed i 9 protagonisti, Don Cherry compreso, hanno accettato la sfida regalandoci un meraviglioso bis.

Domenica pomeriggio, nella Casa Museo Fantoni di Rovetta, affollata come non mai, il giovane gruppo Krokofant ha ottenuto un buon successo con il suo jazz-rock norvegese, mentre la sera,in un luogo suggestivo come la Basilica di Santa Maria Assunta di Clusone, si è vissuto il momento più toccante e poetico dell'intero cartellone del festival: l'incontro del pianista serbo Bojan Zulfikarpasic, in arte Bojan Z, e l'icona del jazz europeo Michel Portal.

Prima del gran finale a Clusone sul palco della Piazza dell'Orologio, anziché a Corte Sant'Anna come comunicato nel libretto del festival, saremo a Valbondione, dove mercoledì 12 agosto alle 21,00 il musicista bergamasco Guido Bombardieri, al sax alto e soprano e al clarinetto basso, duetterà con Filippo Sala, batteria e percussioni, proponendoci in chiave tutta personale la musica di John Coltrane, che per i due musicisti ha sempre rappresentato fonte di ispirazione. Un' insolita formazione questa, senza piano e contrabbasso, in cui l'interplay, i momenti di improvvisazione ed il dialogo fra i due musicisti sono gli elementi rappresentativi della performance, così come di quella che vedremo giovedì 13 agosto alle 21,30 a Clusone: " Belle Epoque", progetto realizzato dal duo francese Vincent Peirani (fisarmonica) ed Emile Parisien (sax soprano). Varie composizioni con un occhio di riguardo al grande Sidney Bechet, integrate da partiture originali. Una proposta che guarda alla tradizione e che allo stesso tempo getta un ponte verso il futuro del jazz, impregnandolo non solo di libertà ma anche di bellezza estetica.

A questo punto non ci resta che ringraziare tutti coloro, organizzatori, musicisti e pubblico, che con il loro impegno e partecipazione hanno reso ancora una volta grande ed emozionante questo festival. Si chiudono i battenti della trentacinquesima edizione, ma si sta già pensando alle tradizionali proposte invernali che ci traghetteranno all'edizione 2016 del festival. E' noto che l'arte tutta sta attraversando un periodo di grandi trasformazioni, difficoltà e crisi, ma noi saremo ancora qui a rinnovare la tradizione e a rispondere alle nuove richieste di un pubblico sempre più esigente ed onnivoro. Proprio l'amore per il jazz e il calore del nostro pubblico sono lo stimolo che ci spinge ad andare avanti senza fermarci mai…. Abbiamo già in cantiere delle idee brillanti per la trentaseiesima edizione, non prendete altri impegni e non mancate!

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