Un pezzo di storia del hip hop bresciano per Scaladub
Il Sottoscala, invaso dalla prima del secondo capitolo di ScalaDub, ospita per la seconda puntata un veterano della scena Rap, Hip Hop Old School della città di Brescia. Rino, ha cominciato da quando il genere ha invaso la città. Producendo innumerevoli artisti della città che ora sono ben oltre i confini della Leonessa d'Italia.
"In una realtà dove spesso si trasforma il suono in solo puro atto estetico, è tempo di ricordarsi da dove arrivano le radici del Hip Hop. Rino è un'artista completo: musicista, tecnico audio, produttore. Ha una coscienza a 360 della musica che proporrà al Sottoscala"
L'appuntamento è per Domenica 13 Maggio, dalle ore 18 ingresso gratuito.
Chi è Rino?
Rino mostra interesse per la musica già da piccolo e scopiazzando un po’ i gusti del cugino più grande. Ascolta varie cose ed artisti . Tra gli artisti troviamo Jovanotti che, pur essendo un artista di grande impatto commerciale stimola la sua curiosità verso la musica Black.
Dopo le scuole elementari viene iscritto alla sezione musicale della scuola media nella sezione di clarinetto.
Per Rino diventa fondamentale questa fase dove studia clarinetto con il prof.Giovanni Oliva che oltre ad essere insegnante era un jazzista di indubbia capacità e un bravissimo teorico.
Rino ricorda ancora oggi le parole del suo insegnante:” Prova a suonare senza leggere nulla, come se stessi fischiettando….”.
Ovviamente la cattedra imponeva un’ istruzione classica ma Giovanni riuscì a trasmettere a Rino l’ amore per la musica e la creatività musicale.
In seguito Rino capì che se pur apprezzasse ( e apprezza ancora ora) la musica classica era un mondo che non soddisfava a pieno la sua voglia di creare qualcosa.
Si rivolse ad alcuni dj della zona che suonavano musica da discoteca per imparare a missare dischi. Dopo qualche anno che suonava e si divertiva si rese conto che nemmeno quello era il suo mondo.
A Rino piacevano gruppi come Public Enemy, I fuugees, Tupac, Dr.Dre, The Roots gli Articolo31e le cassettine di radio dj.(nomi a caso …ce ne sarebbero molti altri non meno importanti)
La vera svolta arriva nel 1996 quando ascolta il singolo “Aspettando il sole” di Neffa.
Dopo aver acquistato il cd inizia a ricercare e scopre SXM, OTR, Colle der Fomento, Franky hi-energy e lentamente la scena italiana dell’ epoca e le Posse antecedenti.
Continuava a chiedersi cosa fosse questa cosa e la sua curiosità cresceva, innamorandosi a pieno del metodo che utilizzavano per far musica, il campionamento. Da qui la passione per il soul, il jazz, il funk, la musica nera degli anni 70 e la ricerca di vinili.
Poi le prime prove di produzione di quel genere musicale fatte con un vecchio computer e dopo qualche anno l’ AKAI S 950.
Quasi contemporaneamente all’ inizio della produzione conosce Dellino con il quale inizia a collaborare e Joel, un mc di origini costavoriane che gli presenterà la scena bresciana e, dato lo spessore delle cose prodotte da Rino e lo stile personale delle produzioni, entra nella crew Personaggi scomodi con i quali nascerà una lunga collaborazione e amicizia. Tra le più importanti collaborazioni il featuring con i “The regime” UK- USA nel disco di Pest e le varie collaborazioni con gli altri del gruppo oltre alla presenza live.
Si Ricorda anche produzione del primo demo di Mario (Fratelli Quintale) “Vie di mezzo” (Ps Fucktory)
Frequenta un corso di armonie jazz e nel frattempo lavora con Dellino per il progetto “Italian Farmer” con il quale escono 2 ep e un disco.
Il duo dopo essere uscito con “Raccolta dialettale” edito da Terzo millennio vincono il premio Pimpi al Supersound di Faenza .
Continuerà a lavorare con dellino con delle produzioni sporadiche fino a quando si prende una pausa di sperimentazione.
Ora Rino è tornato sul campionatore con la produzione del singolo di Theak “lasciarsi andare” e sta lavorando ad un progetto solista molto ambizioso.
Rino produce nel suo studio che ha chiamato vicolo stretto e si appoggia, quando necessario a studi più grossi.