'Il Figlio di Hamas (The Green Prince)' al Teatro Ctm di Rezzato
PROIEZIONE DEL FILM:
Il figlio di Hamas (the Green Prince)
di Nadav Schirman con Mosab Hassan Yousef, Gonen Ben Yitzhak, Sheikh Hassan Yousef. Germania, Gran Bretagna, Israele 2014. Durata 101’.
SUNDANCE FILM FESTIVAL 2014 Premio Del Pubblico, World Cinema Documentary
Israeli Academy Awards 2014 Premio Ophir Miglior Documentario
DocAviv Film Festival 2014 Miglior montaggio
Moscow International Film Festival 2014 Premio Del Pubblico, Miglior Documentario
Oslo Films from the South Festival 2014 Nomination Per Miglior Documentario
Mosab Hassan Yousef è il figlio di Sheikh Hassan Yousef uno dei capi di Hamas. La sua crescita avviene tra un arresto e l’altro del padre il che gli instilla un odio profondo nei confronti di Israele e il desiderio di poter un giorno vendicarsi. Arrestato a sua volta per detenzione illegale di armi viene affidato a Gonen Ben Yitzhak, un agente dello Shin Bet che ha un compito preciso e apparentemente privo di opportunità: farlo passare dalla parte di Israele per utilizzarlo come agente infiltrato in Hamas. “Hamas il Movimento di Resistenza Palestinese – una costola della Fraternita Mussulmana d’Egitto – è il più ampio di una serie di gruppi militanti Palestinesi. Dopo una travolgente vittoria alle elezioni Palestinesi del 2006, Hamas governa oggi la Striscia di Gaza. Il movimento ha avuto origine nel 1987, a seguito della prima intifada, o rivolta Palestinese, contro l’occupazione israeliana della zona ovest di Gaza. “Lo Shin Bet è l’agenzia di sicurezza interna d’Israele: la principale funzione dell’agenzia è la salvaguardia della sicurezza dello Stato. I suoi compiti includono scoprire possibili connessioni terroristiche, interrogare i sospetti terroristi (non escludendo l’uso della tortura psicologica ndr) e fornire intelligence per le operazioni di controterrorismo nella zona ovest della Striscia di Gaza. Il figlio di Hamas è un ulteriore tassello che cerca di aiutarci a comprendere la complessità di quel mosaico di interazioni, rivalità, odi, mostrandocene un aspetto inedito al cinema con una storia al cui centro sta una persona che si ritrova costantemente a confronto con la necessità di mentire: ai propri familiari, all’associazione di cui fa parte, a quella che lo ha ingaggiato e forse, un po’, anche a se stesso.