Festa del Villaggio Sereno: "Perdutamente" di Paolo Ruffini
All'interno della festa del quartiere del Villaggio Sereno, che ha come tema il ruolo della comunità, martedì 10 maggio 2022 alle 15.30 sarà proiettato, nella sala cinema della parrocchia San Filippo Neri (Traversa XII 158), il docufilm “Perdutamente”, seguito da un breve dibattito al quale interverranno Gianbattista Guerrini, medico geriatra, Rosa Della Bona psicologa e psicoterapeuta esperta nella conduzione di gruppi, e Fausta De Stefano, Assistente Sociale. Modererà l’incontro Francesca Megni, Responsabile del Servizio sociale territoriale Ovest e referente delle attività di promozione della comunità.
La partecipazione dei cittadini è libera e gratuita.
Il Servizio Sociale Territoriale Sud, insieme con le realtà del territorio, vuole portare all'attenzione della cittadinanza e delle istituzioni il tema delle demenze.
A seguito del periodo di chiusura dovuto alla situazione sanitaria
Sempre più frequentemente si incontrano persone affette da demenze i cui famigliari si trovano ad affrontare un carico fisico ed emotivo enorme. Il servizio sociale è destinatario di richieste di sostegno e di aiuto alle quali desidera rispondere attraverso un’ottica complessiva e relazionale.
Gli operatori desiderano che i percorsi di aiuto tengano conto della complessità della persona, considerata all’interno del proprio contesto di vita sociale e culturale.
Grazie alla valorizzazione dei legami tra persone, famiglie e istituzioni la comunità, come luogo d'accoglienza e di relazioni, è quindi centrale per la prevenzione e la cura. La proiezione del film “Perdutamente” avvierà un percorso di sensibilizzazione e informazione che si snoderà sul territorio nei prossimi mesi e che affronterà la questione dell’invecchiamento non esclusivamente nella dimensione sanitaria e assistenziale ma che sarà attenta al benessere della persona e alla cura dei legami.
“Perdutamente”
Regista: Paolo Ruffini, Ivana Di Biase
Genere: Documentario
Anno: 2021
Paese: Italia
Durata: 76 min
Data di uscita: 14 febbraio 2022
Distribuzione: Luce Cinecittà
Paolo Ruffini, partendo da una richiesta postata su Instagram, incontra famiglie che, a ogni latitudine del nostro Paese, hanno avuto o hanno tuttora un congiunto con il morbo di Alzheimer. In Italia circa un milione di persone vivono in prima persona questo problema e circa tre milioni vi entrano in contatto per l'assistenza.
“Sperimentare la scomparsa fisica di una persona amata (senza che questa sia deceduta) è un dramma a volte indescrivibile e ben lo sa chi segue trasmissioni con alto share come "Chi l'ha visto?". Ma veder scomparire progressivamente un congiunto in presenza potrebbe essere una condizione esistenziale ancor più difficile da descrivere.
Paolo Ruffini, con la delicatezza e leggerezza che in lui non è mai sinonimo di superficialità, riesce a far emergere sia il dolore sia l'amore e la tenerezza che, tra mille ostacoli e difficoltà, si possono instaurare tra chi è affetto dal morbo e chi gli è vicino.
Se l'Alzheimer, per ora, non si può guarire lo si può però curare e Ruffini, da sempre attento al sociale, ne offre molteplici testimonianze: dalle persone che stanno lentamente entrando nel tunnel della malattia e che affrontano con consapevolezza il proprio futuro a coloro che non hanno più al proprio fianco la compagna di una vita negli anni della progressiva perdita del sé. Ognuno rivela la propria pena ma anche le scoperte fatte in seguito all'insorgere della malattia con legami che, se possibile, si facevano ancora più forti dovendo confrontarsi con l'accettazione di reazioni razionalmente inspiegabili proprio perché razionali non lo erano più.
Ruffini dà spazio, con pacata e ferma determinazione (e non sono in tanti a farlo nel mondo del cinema documentaristico) agli aspetti positivi: un abbraccio in un rapporto nonna-nipote o in quattro mani che si muovono sui tasti di un pianoforte.