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Eventi Corso Goffredo Mameli, 23

Le opere di Aurelio ‘Micio’ Gatti: «Bresciani Buonissimi. E non solo»

Fino al 31 maggio al Buonissimo Store di Corso Mameli i ritratti e le caricature dell'artista iseano. Da Boni a Paroli, da Baggio a Pirlo, un viaggio tra i bresciani illustri che hanno fatto (e che faranno) la storia della città

Gastronomia e cultura che si incontrano ancora una volta, e ancora una volta sono sinonimi. Al Buonissimo Store è stata ufficialmente inaugurata la nuova mostra di Aurelio ‘Micio’ Gatti, una cinquantina di caricature di bresciani del passato e del presente, bresciani famosi e conosciuti, bresciani senza tempo e senza più età. Bresciani Buonissimi, e non. Fino al 31 maggio nello store di Corso Mameli, negli spazi del Caffè Letterario, con l’impegno dell’associazione Arnaldo da Brescia, che da ottobre ad oggi ha già organizzato 22 incontri culturali.

A cui si aggiunge la mostra di ‘Micio’ Gatti: “Ci occupiamo di incontri culturali dal lontano 1997 – ci racconta la presidente Roberta Morelli –  Con serietà e dedizione, per diffondere la cultura della brescianità. La collaborazione con Buonissimo va proprio in questa direzione, e in questa direzione andranno anche i prossimi eventi che organizzeremo dal prossimo 2 maggio. Non solo arte, non solo storia, ma anche cucina e tradizione. Ancora una volta, brescianità”.

Un discreto pubblico è accorso, incuriosito e interessato per osservare da vicino le caricature. Dall’ultima cena comunale, con Adriano Paroli e tutti i suoi commensali, Giuda escluso, fino alla storia del Brescia recente e futuro, con Cesare Prandelli ma anche Mario Balotelli. E dai personaggi che magari si sono fermati solo un po’, come Roberto Vecchioni, a quelli che invece di storia bresciana ne hanno fatta parecchia, da Boni a Padula, da Martinazzoli a Frigo.

Bresciani Buonissimi. E non - © Bresciatoday.it


“Un bel sorriso è quello che ci vuole – aggiunge Simona Bordonali, special guest della serata – In un momento come questo un po’ di autoironia è qualcosa di fondamentale”. Sorridere fa bene, questo è chiaro, e ce lo ricorda anche Tommaso Martini nel presentare ‘Micio’ Gatti, con le sue opere il protagonista vero dell’incontro inaugurale di ieri. Opere che qualcuno può anche acquistare, perché no?, opere senza nome, quasi per gioco.

“La caricatura è il ritratto di una persona, modificato nei tratti fisiognomici ma ancora riconoscibile – ci spiega l’autore – Ho messo insieme tanti personaggi di oggi e tanti personaggi di ieri, sta a voi riconoscerli tutti, uno per uno. La mia è una mostra di bresciani e per i bresciani, un gioco divertente ma anche pieno di significato”. Come gli amici d’infanzia, o le poesie del Canossi e del dutur Beanda. E tra una citazione di Guareschi e di Tino Bino, il ‘Micio’ un sorriso ce lo strappa nuovamente: “Poche donne? Lo so! Ma è più difficile e più rischioso, il gentil sesso non sempre apprezza i miei ritratti.. le donne sono belle, e vogliono essere ritratte per come sono, senza parodia alcuna!”.

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