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Economia

UBI Banca, crisi e tagli: entro il 2012 quasi 90 agenzie in meno

Il Gruppo UBI alle prese con una vasta operazione di ridimensionamento che colpirà anche una decina di agenzie marchiate Banco di Brescia. Capitalizzazione bassa e liquidità ridotta, si comincia a tagliare sul territorio

Una capitalizzazione di poco superiore ai due miliardi di euro aveva già cominciato a preoccupare, investitori, dipendenti, dirigenti, azionisti. Il Gruppo UBI rimane saldamente in alta classifica tra le principali banche italiane, forse però anche perché la concorrenza non se la passa benissimo. Tra addetti ai lavori si scherza sempre, si parla un po’ sottovoce di una cessione già programmata, magari qualche colosso cinese, magari una joint venture che viene dall’Est, dalla Russia e dintorni.

Tagliare i costi, rientrare nei bilanci, e anche il Gruppo UBI lavora per un ridimensionamento delle sue strutture. Entro la fine dell’anno verranno chiuse almeno 84 agenzie nazionali, di cui 9 del Banco di Brescia, entro la fine dell’anno una quarantina di filiali diventeranno piccoli sportelli, personale ridotto all’osso e qualche stanza in meno. E poi c’è il capitolo occupazione, e i dipendenti che dovranno presto affrontare una nuova stagione all’insegna della mobilità.

“L’intento è chiaro – ha scritto ieri Alessandra Troncana sul Corsera – Concentrare le risorse su sedi centrali, ridurre i costi di gestione rinunciando a locazioni onerose e sterili sovrapposizioni, intervenire dove si riscontra una redditività insufficiente”. Aspettando il vento dell’Est, russo o cinese che sia.

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