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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Chi avrà l'aumento in busta paga e chi pagherà più tasse: cosa cambia dal 1° gennaio 2022

Meno tasse per il ceto medio, sparisce il bonus di Renzi, e via l'Irap per gli autonomi: tutto quello che c'è da sapere sull'intesa per la nuova riforma del fisco

Il Ministero dell’Economia ha raggiunto un accordo sulla destinazione degli 8 miliardi di euro per il taglio delle tasse previsto per la Manovra 2022 dal decreto delega fiscale del Governo. Di questi 8 miliardi, 7 saranno destinati al taglio dell’Irpef e 1 alla riduzione Irap. Tutte le operazioni partiranno dal 2022. Il viceministro Gilberto Pichetto Fratin ha sottolineato che l’intesa è stata raggiunta dopo diversi incontri tra i vertici dell’economia. 

Ma come cambieranno le tassazioni e chi avrà più soldi in busta paga? Secondo quanto anticipato le aliquote Irpef caleranno da cinque a quattro con l'unificazione al 35% degli scaglioni del 38% e 41%. Se l'aliquota fino a 15mila resta con una tassazione al 23% saranno modificate le altre aliquote: quella da 15mila euro di reddito a 28mila scende dal 27% al 25%; quella da 28mila euro a 50mila va dal 38% al 35%; oltre i 50mila euro si va direttamente ad una tassazione al 43% che invece era riservata ai redditi superiori ai 75mila euro. 

Le nuove aliquote irpef

  • per redditi tra 15mila resta al 23%;
  • per redditi tra 15mila euro e 28mila scende dal 27% al 25%
  • per redditi tra 28mila euro e 50mila scende dal 38% al 35%
  • oltre i 50mila euro tassazione al 43%

In pratica la curva si alleggerisce per i redditi medi mentre pagheranno un po' di più chi ha redditi medio-alti con la scomparsa dello scaglione al 41% tra 55.000 e 75.000 euro, riassorbito direttamente nell'aliquota al 43%.

La riforma dell'Irap

Per quanto riguarda invece le imprese, poco più di un miliardo dovrebbe andare per la riduzione dell'Irap. Per aziende individuali e autonomi, a quanto si apprende, ci dovrebbe essere l'esclusione dal pagamento dell'imposta regionale sulle attività produttive.

La scomparsa del Bonus Renzi

Nel computo del riordino delle detrazioni sparirà invece il cosiddetto "bonus di Renzi", che, introdotto dal 2014, prevedeva un aumento di 80 euro, diventati poi 100, in busta paga. Dal 2022, il credito Irpef riconosciuto dal datore di lavoro direttamente al lavoratore sarà riassorbito.

E’ bene sottolineare che gli interventi saranno strutturali e verranno definiti nell’ambito della delega fiscale. Tra questi – per ora solo annunciati – anche quelli per innalzare la no tax area, ovvero la soglia di reddito, fissata ad oggi a 8.145 euro annui per i dipendenti e 8.130 per i pensionati. 
 

Fonte: Today

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