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Economia

Stralcio delle cartelle esattoriali: il tetto dei 30mila euro di reddito e chi può aderire al condono

Tra le norme del decreto Sostegni rientra quella che cancella i debiti con lo Stato dal 2000 al 2010

Lo stralcio delle cartelle esattoriali entrerà nel decreto Sostegni, ma in maniera più soft rispetto a quanto chiedevano Salvini e la Lega. In sostanza verranno cancellati tutti i debiti, fino ad un importo di 5mila euro, contratti con l’agente di riscossione dal 2000 al 2010 (compreso), e non più fino al 2015 come previsto inizialmente. Lo stralcio non varrà per tutti: vi potrà accedere solo chi ha un reddito Irpef non superiore ai 30mila euro. Dovrebbero restare escluse dal provvedimento le multe stradali, i  pagamenti di danni erariali e i debiti per il recupero di aiuti di Stato. In pratica saranno annullate 16 milioni di cartelle esattoriali, sui 61,5 milioni previsti.

Stralcio cartelle, Draghi ammette: "In effetti è un condono" 

Il presidente del consiglio Mario Draghi ha annunciato il provvedimento in conferenza stampa: "Questo in effetti è un condono" ha spiegato "ma di multe di oltre 10 anni fa, che noi abbiano contenuto nell'importo di 5.000 euro" che al netto di sanzioni varie "corrispondono circa a 2500 euro". Il condono, secondo Draghi, permetterà all'amministrazione di perseguire la lotta all'evasione in modo più efficace. Il premier ha inoltre specificato che nel decreto vi è una modifica delle norme della riscossione, in altre parole una riforma del meccanismo di controllo e scarico delle cartelle. "Il fatto di accedere a un condono - ha concluso Draghi - non elimina il problema, permette un piccolo sollievo". Il condono risulta quindi fatto per andare incontro a una piccola parte della platea dei contribuenti, quelli che hanno minori disponibilità economiche.

Fonte: Today.it

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