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Economia Corso Goffredo Mameli

SISA e Unaprol insieme per «la prima Filiera Agricola Italiana»

Al Buonissimo Store di Corso Mameli la presentazione ufficiale di quella che sarà la nuova scommessa dell'agrolimentare made in Italy: insieme a Coldiretti "una tappa ulteriore di un necessario processo di valorizzazione"

Un accordo strategico, ma forse anche storico, “per distinguere sullo scaffale della distribuzione organizzata il prodotto firmato dagli agricoltori italiani”, il prodotto marchiato FAI Filiera Agricola Italiana. L’ambizioso obiettivo, ma in piena linea con le più recenti esigenze del mercato, quello di penetrare “la confusione dell’offerta indistinta con il prodotto garantito dalla tracciabilità delle filiere olivicole”, organizzate da Unaprol Consorzio Olivicolo Italiano. Un buon inizio per quella che sarà una campagna a tappeto, e in tutti i punti vendita della catena SISA (e Buonissimo) un vero e proprio tour del gusto, sull’asse Milano-Venezia, con tanto di info point e presentazioni, ricette e abbinamenti, degustazioni e omaggi. Un passo avanti nella sinergia, e i supermercati che diventano luoghi di informazione, e non solo di spesa, una campagna che comincia con l’olio e prosegue poi con la frutta, la pasta, la carne, tutto rigorosamente autoctono, e rigorosamente tracciato.

“Una bella opportunità per valorizzare i prodotti italiani anche nella grande distribuzione – ha detto l’assessore provinciale all’Agricoltura GianFrancesco Tomasoni – e riconoscere quelle aziende agricole che nonostante la crisi cercano di dare il meglio, spesso senza ottenere una soddisfazione economica adeguata all’impegno”. Non poteva mancare il sostegno di Coldiretti, dal 2009 in prima linea in quella che può essere definita “la costruzione della filiera agroalimentare italiana”. Per garantire “carattere e peculiarità”, come ci ha ricordato Mauro Donda, “per arrivare a un rapporto diretto con i consumatori, lavorando con le società più sensibili della distribuzione organizzata”.

Un po’ come SISA, Società Italiana Supermercati Associati, il supermercato di quartiere che si fa catena, e una mission che nel tempo non è mai cambiata. “Far conoscere i prodotti, far conoscere la qualità italiana – spiega Walter Martini, AD di Sisa Centro-Nord – e soprattutto poterla offrire al cliente ad un prezzo che sia quello giusto, ma per davvero”. La prima filiera FAI, e una partnership che farà parlare di sé: “Un valore aggiunto ad un’importantissima valenza territoriale – chiude Pietro Sandali di Unaprol – Un marchio che rappresenta prodotti ben definiti, e si affianca a ben definite aziende produttrici. Il principio di quello che sarà il paniere dei prodotti italiani, per saper usare e saper conoscere, per difendere il made in Italy, uno dei marchi più conosciuti e per questo anche più taroccati del mondo”.

La via del mercato enogastronomico italiano può passare solo dalla ricerca della qualità, della tracciabilità, “del caratteristico e del peculiare”, perché se si resta nella mediocrità la concorrenza internazionale ha fatto passi da gigante, e altri ne farà. Ma in fondo la verità è un po’ come l’olio: viene sempre a galla.

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