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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Sciopero generale della Polizia Locale il 12 febbraio 2015

Equo indennizzo, causa di servizio, pensione privilegiata e indennità di pubblica sicurezza: questi i motivi alla base della protesta, ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso sono state le "assenze di Capodanno", per il sindacato Ospol-Csa solamente una "infamante valanga di fango"

"Il 12 febbraio 2015, i 60mila agenti e ufficiali delle Polizie Locali d'Italia saranno in sciopero e sfileranno per le strade di Roma Capitale, per dare un forte segnale alle istituzioni e per chiedere al governo la parificazione salariale e sostanziale alle Polizie civili dello Stato".

Questo l'annuncio del sindacato Ospol-Csa, che rappresenta la maggior parte degli agenti degli 8 mila comuni italiani. Una decisione presa dopo il caso delle "assenze di Capodanno", definita una "infamante valanga di fango".

"Le istituzioni non hanno atteso le conclusioni di un’indagine sui fatti accaduti la sera del 31 dicembre - accusa il segretario dell'Ospol, Stefano Lulli - Hanno fatto una caccia alle streghe per cercare i malfattori".

Ecco allora una protesta senza precedenti, e non solo per il caso del Capodanno romano. I vigili incroceranno le braccia anche contro il "perdurare di una vertenza ultradecennale, sempre elusa dai governi che si sono succeduti, che hanno svilito il ruolo e le funzioni degli uomini e donne in divisa della Polizia Locale".

"La vertenza - spiega ancora il sindacato - si è acuita con la cancellazione dell’equo indennizzo, della causa di servizio e della pensione privilegiata, che si aggiunge all’usurpazione della indennità di pubblica sicurezza".

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