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Economia Sabbio Chiese

Crisi nera alle Pasotti: 382 operai in cassa integrazione

Dopo quattro anni si conclude il contratto di solidarietà per le Industrie Pasotti di Sabbio Chiese, con stabilimento anche a Prevalle: dal 10 gennaio scatta la cassa integrazione straordinaria

Crisi nerissima, nonostante i timidi segnali di miglioramento. Un debito netto che scende da oltre 3 milioni a poco più di 1 milione di euro, il reddito Ebit – il reddito che l'azienda è in grado di generare prima della remunerazione del capitale, comprendendo sia l'indebitamento sia il patrimonio netto – nel 2014 torna ad essere positivo, a quota 1.4 milioni. Ma il fatturato scende di altri 2 milioni.

Questo il quadro finanziario delle Industrie Pasotti Spa, azienda specializzata nell'ambito della pressofusione dei materiali non ferrosi, elementi industriali destinati ad aziende del settore automotive, elettrodomestici e pneumatica. Attiva sul territorio bresciano dal 1964, dal 1972 con un secondo stabilimento in Valsabbia.

A pagare dazio saranno ancora una volta i lavoratori, in tutto ben 382 nelle due fabbriche, a Sabbio Chiese – lo stabilimento originale – e a Prevalle. Dopo quattro anni di contratto di solidarietà infatti dal 10 gennaio prossimo scatterà la cassa integrazione straordinaria: durerà 12 mesi. L'intervento di cassa integrazione è la conseguenza dell'annunciato programma di risanamento e ristrutturazione. Sul destino degli operai, si vedrà.

Le Industrie Pasotti non operano solo in terra bresciana. E' attiva anche una controllata, la Brixiapress: l'unità produttiva è sita in Slovacchia, con un reparto fonderia dotato di 9 macchine di pressofusione.

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