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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia Coccaglio

Addio a Renato Bialetti, l'industriale del famoso "omino coi baffi"

Ex proprietario dell'omonima azienda che aveva reso famosa nel mondo la caffettiera, è morto nei giorni scorsi l'imprenditore che rese celebre il marchio dell'azienda che ha sede a Coccaglio

La sua caricatura è famosa in tutto il mondo, e ancora oggi molti casalinghi partono dalla fabbrica di Coccaglio con stampato il suo faccione. Stiamo parlando di Renato Bialetti, morto nei giorni scorsi, all’età di 93 anni, nella sua casa di Ascona, nel Canton Ticino in Svizzera. Renato Bialetti è stato uno tra i primi a credere nelle potenzialità del marketing e, grazie alle sue scelte, la Moka è diventata un’icona in tutto il mondo. 

Renato Bialetti ha ereditato dal padre Alfonso l’azienda, poi ha messo in piedi un vero e proprio impero economico negli anni del dopoguerra, quando i suoi famosi baffi sono entrati nelle case di tutti gli italiani grazie al Carosello che recitava “Eh sì sì sì... sembra facile! (fare un buon caffè)!”. Il logo è nato nel 1958 dalla matita di Paul Campani, e da allora campeggia indissolubile sulle moke. Alla fine degli anni Ottanta, Renato Bialetti ha ceduto la sua azienda prima alla Faema e poi nel 1993 alla famiglia Ranzoni di Brescia, tutt'ora proprietaria di questo ed altri marchi del made in Italy. 

L’azienda, quotata in borsa dal 16 luglio 2007 col nome di “Bialetti Industrie S.p.A”, è tutt’ora leader nel mercato italiano delle caffettiere (in Italia circa il 70% delle moke ha marchio Bialetti) ed è proprietaria anche di Girmi, Aeternum, Rondine e Cem. Oltre allo stabilimento di Coccaglio, che vive alterne fasi di difficoltà e crescita, ed è la base operativa principale, il gruppo ha siti anche in Romania e in Turchia. Alla notizia della morte di Renato Bialetti l’azienda ha pubblicato sul proprio sito l’immagine della sua caricatura con l’aggiunta di una lacrima e della scritta “ciao Renato”. 

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