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Economia

Crollano le Borse per il Coronavirus: a Brescia persi 2 miliardi e mezzo di euro

Profondo rosso per le aziende europee, che in due settimane hanno perso 600 miliardi di euro in Borsa: aziende bresciane sotto di 2,5 miliardi

Più di 600 miliardi in Europa, più di 50 solo in Italia: a tanto ammontano le perdite di capitalizzazione in Borsa da quando è deflagrata l’emergenza Coronavirus, meno di tre settimane fa. Un profondo rosso che non accenna a diminuire, conseguenza diretta non solo dei timori (inevitabili) dei mercati ma pure delle prime chiusure e dei rallentamenti della produzione.

Come scrive Bresciaoggi, anche le aziende bresciane hanno pagato dazio (e parecchio). Solo per citarne alcune: A2A ha perso più di un miliardo in poco più di 15 giorni, il 17,67%, passando dai 5,83 miliardi del mese scorso ai 4,8 miliardi di oggi. Ma c’è chi ha perso addirittura un quarto della propria capitalizzazione iniziale: parliamo di Gefran (-27,37%) e del gruppo Ubi Banca (-25%, bruciati quasi 1,2 miliardi).

Perdite a doppia cifra anche per Neoesperience (-24,17%), Bialetti (-22,17%) e Cembre (-12,74%), che di fatto è come se avesse perso 50 milioni di euro in due settimane e mezzo. Più contenute le flessioni, ma comunque significative, per Intred (-8%) e Antares Vision (-7%). Per le aziende bresciane quotate in Borsa si stima una perdita di capitalizzazione vicina ai due miliardi e mezzo di euro.

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