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Quale futuro per la rete Ina Assitalia?

"Le dichiarazioni rilasciate alla stampa sul futuro delle agenzie sono piuttosto vaghe, questo è vero, ma è difficile pensare che in pentola non bolla qualcosa di non propriamente positivo per il lavoratori"

Il 14 dicembre scorso è stato approvato il riassetto delle attività assicurative del nostro paese con un piano di investimenti si 300 milioni, il rafforzamento del brand Generali e la razionalizzazione dei marchi che passeranno da 10 a tre: oltre a Generali, Genertel e Alleanza. Bisogna partire da qui per capire che cosa succederà a Ina-Assitalia e ai suoi agenti.

Se diamo retta a quanto dichiarato alla stampa da Generali nell'articolo qui sopra riportato, dobbiamo purtroppo supporre che il futuro della rete INA Assitalia non sarà dei migliori. Le dichiarazioni rilasciate alla stampa sul futuro delle agenzie sono piuttosto vaghe, questo è vero, ma è altrettanto vero che quando le aziende rilasciano alla stampa dichiarazioni di questo tipo, è difficile pensare che in pentola non bolla qualcosa di non propriamente positivo per il lavoratori.

Può darsi che ci sbagliamo e sinceramente ce lo auguriamo ma anche il fatto che Generali abbia scelto di comunicare il nuovo piano strategico definito dal Cda alla stampa prima che alle organizzazioni sindacali, come accordi e prassi consolidata avrebbero voluto, ci lascia piuttosto perplessi. Se poi analizziamo il contenuto del piano, questa perplessità aumenta , visto che , se le cose dovessero andare nella direzione indicata dal piano stesso verrebbero addirittura a mancare i presupposti per il rispetto dell'Accordo Quadro sull'Occupazione, accordo che al momento è il maggiore strumento di tutela di cui attualmente disponiamo.

Se poi ci aggiungiamo anche la dichiarazione del Presidente di Anagina che in un'intervista del 28/02/2013 ha detto che per risparmiare sulle spese e recuperare sui costi verrà migliorato il sistema informatico che permetterà di destinare meno risorse per le mansioni amministrative per impiegarle in attività commerciali e accanto a questa dichiarazione ci mettiamo la lettera aperta ai dipendenti del 14 dicembre 2012 di Generali in cui leggiamo che non ci saranno tagli occupazionali derivanti dal riassetto, ci rendiamo ancora di più conto di quanto il quadro sia complicato e contraddittorio e di come a noi lavoratori, al momento, non resti altro che attendere di sapere cosa accadrà in concreto nei prossimi mesi.

Non dimentichiamoci poi che nel lontano ottobre 2008 (quasi 5 anni fa) è scaduto il CCNL ANAGINA e che , ad oggi , la situazione è ancora in stallo totale, cosa che sta diventando sempre più difficile da tollerare.

Alla luce di tutte queste considerazioni ci viene spontaneo domandarci: "Ci metteranno meno ad integrare il nostro contratto con quello di Assicurazioni Generali o a rinnovare il nostro CCNL Anagina?"

Bah, speriamo che la risposta arrivi al più presto…

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