Brescia è la prima provincia lombarda per produzione di olio d'oliva, con 26 imprese attive, al pari di Milano, specializzata però nel commercio all'ingrosso dell'oro verde. E' quanto riferisce la Camera di Commercio di Milano sulla base dei dati forniti dalla Coldiretti regionale, da cui risulta che nel 2012 erano 68 le imprese lombarde specializzate nella produzione e nella vendita all'ingrosso di olio d'oliva in Lombardia, in crescita del 4,6% rispetto all'anno prima.

Nel Bresciano 16 imprese sono attive nella produzione e 10 nella vendita di olio, mentre in provincia di Milano le imprese commerciali sono 23, su un totale regionale di 48 aziende. Poca cosa rispetto al primato registrato da Puglia e Calabria, che contano rispettivamente 859 e 827 imprese, con le province di Reggio Calabria e Bari (411 e 393 imprese ciascuna) veri e propri epicentri regionali del settore.

L'Italia - secondo i dati di Coldiretti - è leader in Europa nella produzione di olio d'oliva di qualità e di origine protetta con il 33,8% dei prodotti in via di riconoscimento o tutelati dall'Unione Europea, davanti a Spagna e Grecia. La qualità italiana, del resto, risulta sempre più richiesta nel mondo, con esportazioni per 1,4 miliardi di euro (+2,5%). "L'olio - spiega Ettore Prandini, presidente di Coldiretti Lombardia - è uno dei tesori della nostra agricoltura ed è necessario valorizzarlo, garantendo una sua completa identificazione attraverso l'etichetta con l'indicazione precisa dell'origine e di tutte le caratteristiche che permettono al consumatore di scegliere liberamente".

"Il vero olio italiano - prosegue - è però a volte messo a rischio dalla vendita, a prezzi al di sotto di qualsiasi ragionevole soglia di mercato, di prodotti arricchiti con coloranti o profumi che ingannano i consumatori e danneggiano agricoltori e commercianti onesti. Per evitare le truffe, sono quindi fondamentali i controlli su qualità e origine".