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Economia

Il Pil della Lombardia crescerà meno del previsto: +3,8%, in ribasso sulle stime (+4,7%)

Cna Lombardia: “Si vede la grande motivazione del motore imprenditoriale lombardo, nonostante gravino incognite pesantissime sui bonus fiscali in edilizia”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BresciaToday

Le proiezioni relative al Pil 2022 della Lombardia fanno segnare un +3,8%, in ribasso rispetto alle stime di ottobre 2021 in cui si prospettava un +4,7%. Sul periodo 2019-2022 si registra dunque un +0,8%. E’ questo uno dei dati più significativi acquisiti da Cna Lombardia in collaborazione con il Centro Studi Sintesi in relazione alle tendenze dell’economia lombarda ad inizio 2022. Anche il quadro europeo è segnato da un rimbalzo: il pil dell’area euro passa dal -6,5% del 2020 (dati tendenziali) al +4,3% del 2022. L’Italia nel 2022 dovrebbe vedere una crescita del 4,6%, dopo il crollo (-9%) del 2020. Su questo rimbalzo del PIL e allo stesso tempo dell’inflazione, campeggiano anche le nubi dei rincari energetici in tutta Europa: il prezzo dell’energia nel 2020 calava del 32% in area euro, mentre nel 2021 ha segnato un +82% e un +3% tendenziali a fine 2022. Le proiezioni lombarde 2022 sul fronte investimenti riferiscono numeri decisamente confortanti, +5,7%, con un trend lombardo nella finestra temporale 2019-2022 del +11,4%. Anche i consumi sono previsti in crescita nel 2022 con un +4,3%, pur con un faticoso trend del periodo 2019-2022 che fa segnare un -3,2%.

Questo il commento di Giovanni Bozzini, Presidente di Cna Lombardia: “Un dato che evidenzia la potenza e la grande motivazione del motore imprenditoriale lombardo, dove pure gravano come incognite pesantissime le modifiche normative ai bonus fiscali in edilizia volute dal Governo nel Decreto Sostegni: è un po’ come se ad un atleta già in corsa si chiedesse, durante una gara ciclistica, di scendere dalla bicicletta e di continuare a piedi.”

Se guardiamo al dato complessivo delle imprese attive in Lombardia, si registra una crescita di 523 imprese a dicembre 2021 rispetto a fine 2019. Ma è un dato da leggere con attenzione, figlio di tendenze settoriali differenti: crescono i servizi (di più di 10 mila imprese), l’edilizia e i servizi alla persona, ma decrescono manifattura (-4.040 imprese) e commercio-turismo (-5.589 imprese). In termini occupazionali, la Lombardia passa da 3.749.030 occupati di fine 2019 a 3.746.760 occupati a fine 2021, con un incremento dello 0,5%. Ampiamente colmato il gap dell’export: nei primi tre trimestri del 2021 l’export lombardo è al +4,8% del medesimo periodo del 2019. In questo quadro positivo per le esportazioni, resta forte la sofferenza del settore moda, così come complessivamente resta in grave convalescenza il turismo, che ad agosto 2021 segnava ancora un -56% rispetto allo stesso periodo del 2019.

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