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Economia

Pensioni, quale futuro dopo Quota 100? Cosa c'è nella nuova Manovra

Un pacchetto da circa 23 miliardi che, oltre a superare il problema delle pensioni, contiene diverse misure, dal taglio dei costi del lavoro agli incentivi per le imprese, passando per l'addio al cashback

Taglio del cuneo fiscale, incentivi per le imprese, il futuro delle pensioni dopo Quota 100 e non solo: prende forma la nuova Manovra economica, ancora in fase embrionale, ma che dovrà ottenere il via libera del Consiglio dei ministri entro il 15 ottobre, prima della trasmissione alle Camere che dovrà avvenire entro il 20 dello stesso mese.

Una Manovra da 23 miliardi di euro

Manovra che secondo le prime ipotesi potrebbe superare i 23 miliardi di euro: ai 22,5 miliardi dovuti al differenziale tra il deficit tendenziale e quello programmatico rispetto al pil, che nell'era dello stop ai vincoli di bilancio, rappresenta una ragguardevole dote finanziaria tutta da spendere, vanno aggiungente le entrate fiscali migliori delle attese. Il governo aveva in effetti stimato un gettito prudentemente basso vista la crisi economica legata alla pandemia invece il quadro appare più ottimistico. Altre risorse potrebbero emergere grazie al calo del fabbisogno e tra le pieghe del bilancio.

Pensioni: quale futuro dopo Quota 100?

La nuova manovra dovrà fare fronte al nodo Quota 100. L'esoso sistema di anticipo pensionistico da oltre 5 miliardi l'anno voluto dalla Lega negli anni del governo giallo-verde scade a fine anno. Secondo le ipotesi allo studio servirebbero circa 3 miliardi per mette in atto uno schema di graduale innalzamento dell'età di ritiro prevedendo delle deroghe per i lavoratori usuranti. Da disinnescare in manovra anche la mina della rivalutazione in linea con l'inflazione di 22,8 milioni di assegni pensionistici, voce che si preannuncia più cara dello scorso anno alla luce delle recenti fiammate dell'energia che spingono al rialzo l'indice sui prezzi al consumo. Per allineare al caro-vita servirebbero 4 miliardi di euro.

Taglio del costo del lavoro

In cima alle priorità degli interventi fiscali che il governo intende anticipare con la manovra ci sarebbe un nuovo taglio delle tasse sul lavoro in favore dei redditi medi, tra le più alte nella zona euro. Almeno 6 miliardi gli stanziamenti allo studio.

Ammortizzatori sociali e welfare

In manovra troveranno spazio le risorse per il finanziamento dei nuovi ammortizzatori sociali e a misure per il welfare. Costo dell'operazione: fino a 6 mld.

Incentivi per le imprese

Per gli incentivi alle imprese le ipotesi di lavoro predispongono circa 3 miliardi.

Sanità e vaccini

Da finanziare poi le misure per la sanità, i primis l'acquisto di nuovi vaccini. Si ragiona ad una cifra intorno ai 2 miliardi.

Contratti pubblici e spese indifferibili.

Per il rinnovo del contratto del pubblico impiego lo stanziamento sarebbe di circa 2 miliardi. La stessa cifra sarà necessaria per le spese indifferibili.

Addio cashback

Il governo punta ad inserire in manovra lo stop al cashback avviato il 30 giugno scorso. Il costoso 'sconto' introdotto dal governo Pd-M5S per incentivare i pagamenti elettronici che prevede una spesa di 3 miliardi annui non verrebbe infatti riattivato a fronte di costi eccessivi rispetto ai benefici in termini di lotta all'evasione e al rischio abusi.

Fonte: Today.it

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