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Economia Orzinuovi

Chiude supermercato, l'incubo dei lavoratori: "Già 4 mesi di stipendio non pagati"

Il supermercato è ancora chiuso, i lavoratori senza stipendio

Ancora ombre sui lavoratori dell'ex Ipersimply di Orzinuovi, in tutto 7 dipendenti: riapertura ancora rimandata e pagamenti delle spettanze fermi a febbraio. Lo fa sapere la Fisascat Cisl in una nota, in cui si chiede anche l'intervento della Prefettura. "L'azienda si nega da mesi al confronto - ha dichiarato la sindacalista Liliana Peroni - e mercoledì ha disertato anche la convocazione dell'Ispettorato del lavoro. Stiamo valutando, di concerto con lo stesso Ispettorato, tutte le possibili azioni a tutela dei lavoratori".

Una storia intricata, legata alla crisi del gruppo Auchan in Italia e al passaggio a Conad di quasi tutta l'attività commerciale. Non per il punto vendita di Orzinuovi, che nel giugno di un anno fa è stato rilevato dal Gruppo Effepi. 

La vicenda passo per passo

"In origine i dipendenti erano 26, per i quali Margherita Distribuzione - gruppo Conad: la nuova ragione sociale di tutte le attività che in Italia facevano capo ad Auchan - ottenne nel 2020 la cassa integrazione", scrive ancora il sindacato: "Molti di loro hanno trovato un'altra occupazione, mentre 9 sono quelli rimasti come forza lavoro al momento dell'acquisizione della nuova proprietà. A quel punto il Gruppo Effepi ha fatto ricorso al Fondo di integrazione salariale, l'ammortizzatore sociale per aziende fino a 15 dipendenti, fino al 31 dicembre scorso. Da gennaio sono partiti ulteriori 6 mesi di integrazione al reddito (e il numero dei dipendenti è sceso a 7) con l'impegno dell'azienda ad anticipare le spettanze e la promessa dell'imminente riapertura". 

I sindacati: "La pazienza è finita"

La Fisascat Cisl riferisce che sia gli impegni che la promessa di riaprire "non sono stati mantenuti: ad oggi i lavoratori non hanno ancora ricevuto i pagamenti di marzo, aprile, maggio e giugno". Da qui la richiesta alla Prefettura per convocare l'azienda, ma l'incontro non c'è stato. "La pazienza è finita e i dati di fatto sono desolanti", incalza ancora Liliana Peroni: "L'ammortizzatore scade il 2 luglio, l'azienda non ha voluto confrontarsi con la rappresentanza sindacale, ancora nulla è dato sapere sulla riapertura del punto vendita, il pagamento delle retribuzioni è costantemente in ritardo, quello di Orzinuovi è l'unico punto vendita in Lombardia del Gruppo Effepi per cui anche una eventuale mobilità interaziendale sarebbe estremamente complicata". La Prefettura tornerà nei prossimi giorni a riconvocare l'azienda.

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