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Saltano gli accordi, 3000 euro in meno all'anno: "Perderemo tutti i nostri diritti"

Martedì 9 febbraio un nuovo incontro tra azienda e sindacati: prove pratiche di ristrutturazione per Omb Technology a seguito del cambio di proprietà. La Fiom denuncia tagli agli stipendi per 3000 euro all'anno

L'odissea Omb verso il capolinea? La società ex partecipata del Comune di Brescia – ora al 95% di proprietà della Bte Spa del gruppo Busi – si prepara al nuovo piano industriale ma di cui non sarebbero troppo convinti i sindacati, né tantomeno i 74 lavoratori della Omb Technology con sede a Buffalora, ditta specializzata nella produzione di compattatori, cassonetti e lavacassonetti. Lo scrive il Giornale di Brescia.

Questa la situazione: la nuova proprietà avrebbe già disdettato tutti i precedenti accordi sindacali. Il che significa, in pratica, una riduzione di 3000 euro all'anno (in media) di stipendio, ma soprattutto – ha dichiarato Fausto Serelli della Fiom - “l'azzeramento di tutti i diritti acquisiti finora in 40 anni di contrattazione”.

Un passo indietro dunque, nella logica della ristrutturazione aziendale: le ferie, la mensa, le pause, i trasporti. Il sindacato annuncia battaglia: l'azienda avrebbe già annunciato “possibili demansionamenti, a cui ci opporremo in ogni modo”. Conto alla rovescia: il 9 febbraio prossimo un nuovo incontro tra azienda e sindacati.

E intanto anche la nuova Omb prende forma: Valerio Prignachi e Roberto Guerra, volti storici dell'azienda un tempo controllata da Brescia Mobilità, hanno dato le loro dimissioni. In arrivo nuovi quadri, e nuovi dirigenti.


 

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