rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Obbligo del POS sopra i 30 euro: lavoratori autonomi in rivolta

La nuova misura, voluta per combattere l'evasione fiscale, secondo una stima della CGIA di Mestre costerà a un artigiano 1.200 euro all'anno

Da lunedì 30 giugno le imprese e i lavoratori autonomi sono tenuti ad accettare i pagamenti superiori ai 30 euro anche attraverso bancomat e carte di credito, ovvero tramite POS. La misura, voluta dal governo Renzi, ha lo scopo dichiarato di combattere l'evasione fiscale e - forse anche per questo - non è andata molto giù ai rappresentanti di categoria. Certo, sul piatto ci sono anche dei costi non trascurabili, che magari andrebbero in parte sostenuti con incentivi statali.

“Gli idraulici, gli elettricisti, i falegnami, gli antennisti, i manutentori di caldaie, nonché i loro dipendenti e collaboratori, spesso si recano singolarmente presso la dimora o l’immobile del committente. Questo comporta che ciascun dipendente e collaboratore debba essere dotato di un Pos. Chi ha voluto questa legge ha idea di quali costi dovranno sostenere queste aziende?”, commenta il segretario della CGIA, Giuseppe Bortolussi.

Almeno per ora, non sono previste sanzioni per chi non accetta il pagamento con la carta di debito. Tuttavia, la novità viene vissuta con "fastidio" e come un ulteriore costo per moltissime attività economiche. Al netto delle offerte contrattuali che alcune banche stanno proponendo ai propri migliori clienti, secondo le stime realizzate dalla CGIA su un campione di istituti di credito italiani, un’azienda con 100.000 euro di ricavo annuo, con il POS - tra canone mensile, canone annuale e la percentuale di commissione sull’incasso - dovrà sostenere una spesa media annua di 1.200 euro. Come si dice... non sono mica bruscolini.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Obbligo del POS sopra i 30 euro: lavoratori autonomi in rivolta

BresciaToday è in caricamento