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Economia Castel Mella

Metalli Capra in rosso per 40 milioni: investitori arabi per salvare l'azienda

La Raffineria Metalli Capra e una crisi senza precedenti: nel 2017 perdite per 40 milioni di euro. I probabili investitori arrivano dalla Giordania

Sono davvero gli ultimi giorni per conoscere il destino della Raffineria Metalli Capra, azienda bresciana attiva da più di 60 anni nella siderurgia (il quartier generale è a Castelmella) ma alle prese con una crisi senza precedenti, una perdita di oltre 40 milioni di euro nel 2017 e un concordato preventivo la cui prossima scadenza “tecnica” è fissata per il 13 agosto.

Entro lunedì si saprà il futuro della Metalli Capra: come fissato dal Tribunale di Brescia, l'azienda dovrà presentare la proposta di concordato preventivo, per cui si attende la successiva omologazione, e il piano di rilancio del gruppo. In attesa di un via libera che potrebbe sbloccare la cessione di due rami di azienda.

In ballo ci sono gli stabilimenti di Castelmella e di Montirone, dove sono occupati circa un centinaio di operai (erano 120 poco più di un anno fa), attualmente tutti in cassa integrazione. La produzione alla Metalli Capra è ferma ormai da parecchi mesi.

L'acquirente interessato (che però ha posto delle precise condizioni, tra cui appunto l'omologa del concordato preventivo) è la Jsw Italy, la holding italiana del gruppo Jordan Steel Work, multinazionale dell'acciaio con sede ad Amman, in Giordania, e attiva nel settore dal 1993. Il gruppo controlla in tutto cinque aziende, con un fatturato vicino ai 40 milioni di euro. Saranno gli arabi a salvare la Metalli Capra?

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