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Economia

Scontro Regione-commercianti sui pre saldi invernali

Difficilmente verrà ripetuto l'esperimento del 2012, nonostante le forti insistenze da parte dei commercianti: "Un'occasione persa da parte della Regione per muoversi in favore di consumatori e imprese"

“E’ molto probabile che anche per questo autunno in Lombardia non ci saranno le promozioni per il periodo antecedente i saldi. Verrà così a mancare un importante stimolo per i consumatori, poiché le famiglie non potranno godere della riduzione dei prezzi che gli sconti avrebbero comportato”. E’ questa la conclusione alla quale è giunta Federdistribuzione, al termine della Conferenza permanente dei rappresentanti dell’Osservatorio del Commercio.

L’impianto normativo della Regione Lombardia, così come quello di molte altre Regioni, prevede che, per i prodotti oggetto di saldo, le promozioni siano vietate nei 30 giorni antecedenti le vendite di fine stagione e comunque dal 25 novembre al 31 dicembre.

Nel 2012 la Regione liberalizzò le promozioni in fase sperimentale per un anno. Terminata questa sperimentazione, nel mese di maggio 2013 è ritornata in vigore la legge che vieta le promozioni: da allora si sta discutendo su come regolare la materia. Nulla è successo per il periodo antecedente i saldi estivi e ora pare che anche per questo autunno sia difficile intervenire per modificare la norma attuale che impone il divieto promozionale.

Nonostante esista un progetto di legge di alcuni consiglieri regionali del Pdl presentato in Consiglio Regionale, che prevede un nuovo periodo di liberalizzazione delle promozioni di un anno, di fronte alle diverse posizioni sul tema espresse e confermate ancora una volta da parte delle Associazioni rappresentative del commercio, l’Assessore Alberto Cavalli ha ritenuto di effettuare un ulteriore approfondimento, lavoro che poi dovrà essere condiviso con gli operatori coinvolti per arrivare ad una successiva scelta finale.

Questo iter richiederà però più di un mese, giungendo così, senza alcuna decisione, a ridosso del periodo che dovrebbe essere liberalizzato. A quel punto le aziende avranno già programmato la propria attività commerciale, e non saranno più in grado di realizzare una corretta ed efficace strategia promozionale. Qualsiasi sarà la decisione della Regione, la stessa non potrà avere gli auspicati effetti sui consumatori. Molto probabile, dunque, che alla fine non se ne faccia nulla, e si aspetterà il normale inizio dei saldi invernali che, negli ultimi due anni, è stato fissato al 5 gennaio (qui il decalogo contro le truffe).

Per Federdistribuzione, "è un’occasione persa da parte della Regione per muoversi in favore di consumatori e imprese, contribuendo con un provvedimento di liberalizzazione semplice e senza costi a creare trasparenza tra gli operatori e a tutelare il potere d’acquisto, in un periodo che rimane ancora molto complicato e segnato da una costante caduta dei consumi”.

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