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Economia Ome / Via Franciacorta

Crisi e vendemmia: in Franciacorta 700 domande per 400 posti

Disoccupati, migranti, studenti e giovani laureati in cerca di un'occupazione, ma la metà di loro non potrà essere assunta

Settecento richieste in pochi giorni per andare a vendemmiare in Franciacorta, dove i posti disponibili sono 400. E non si tratta di immigrati già ferrati nei lavori stagionali di campagna, ma di studenti, giovani anche laureati, persone rimaste senza lavoro. L'80% sono italiani.

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"Si tratta del primo esperimento di questo tipo a livello nazionale e crediamo sia una risposta concreta alle difficoltà che sta attraversando il Paese - spiegano Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia e Daniele Cavalleri, segretario Fai Cisl di Brescia -Il 40% di quelli che si sono fatti avanti vengono dal mondo dell'edilizia, settore che in questi anni ha subito una brusca frenata con l'espulsione di migliaia di lavoratori.

Il 30% delle domande sono di giovani fra i 18 e i 30 anni che non hanno un'occupazione, mentre la metà delle candidature riguarda famiglie monoreddito. Fra i curricula presentati ci sono anche diversi laureati".

Le 700 domande sono arrivate anche da altre regioni italiane. Nei prossimi giorni Fai Cisl e Coldiretti faranno il punto per capire come inserire quante più persone possibili rispetto ai 400 posti disponibili. Sono circa 4 mila gli addetti impiegati ogni anno da agosto a ottobre per la raccolta delle uve nel Bresciano. Lo stipendio medio degli operai stagionali assunti, con regolare contratto, oscilla fra gli 800 e i 900 euro al mese.

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