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Fiom: persi 2.494 posti di lavoro in Lombardia, 317 nel Bresciano

Il sindacato rende noti i dati riguardanti i licenziamenti nel settore metalmeccanico nei primi tre mesi del 2013: "Le forze politiche intervengano con misure adeguate"

Nel primo trimestre dell'anno il settore metalmeccanico ha perso 2.494 posti di lavoro in Lombardia. Lo si legge in una nota della Fiom-Cgil in cui viene indicato un aumento del 15% rispetto all'analogo periodo del 2012. Una situazione che induce il segretario generale dell'organizzazione Mirco Rota a chiedere che "le forze politiche intervengano con misure adeguate".

La provincia più colpita è Milano, con 862 licenziamenti, pari al 34 per cento del totale, seguita da Bergamo (432 licenziamenti, 17% del totale), Brescia (317 licenziamenti, 12% del totale) e da Monza e Brianza (234 licenziamenti, 9% del totale).

Rota parla di "trend disastroso" e afferma che "adesso che in Regione si è insediato il nuovo consiglio, è assolutamente necessario che vengano presi provvedimenti a sostegno dei settori in difficoltà, della crisi e dei lavoratori coinvolti".

"Nei prossimi giorni - conclude il sindacalista - inizieranno gli incontri tra le forze politiche e la Fiom, avanzeremo proposte precise per affrontare la crisi e ci aspettiamo risposte altrettanto precise e responsabili".

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