Lingue e culture: patrimonio dell'Europa e… di Errecom!
L’azienda bresciana specializzata in prodotti chimici per la manutenzione di impianti di climatizzazione e refrigerazione ha investito sulla multiculturalità, una scelta che gli ha permesso ad oggi di essere presente in oltre 130 Paesi.
Etichette in 24 lingue, schede tecniche in 15. Ben 10, quelle parlate a livello madrelingua da uno staff multietnico e globale. È senza dubbio internazionale, il clima che si respira in Errecom, perché è proprio la diversità culturale il punto di forza su cui da sempre punta l’azienda per consolidare le partnership con i propri clienti in oltre 130 Paesi. Un’intuizione imprenditoriale che ha saputo accompagnare l’apertura globale dei mercati e il conseguente abbattimento dei confini, sfruttando le evidenti opportunità commerciali che nascono in un mondo in cui le distanze geografiche smettono di essere un limite. Diversità linguistica e culturale: un valore inestimabile che Errecom riconosce, celebra e premia, giorno dopo giorno, ma soprattutto oggi, in occasione della Giornata Europea delle Lingue.
Istituita dal Consiglio d’Europa con il patrocinio dell’Unione Europea, questa ricorrenza è nata nel 2001 con lo scopo di sensibilizzare i diversi Stati membri sulla comprensione interculturale e sull’importanza di preservare il patrimonio linguistico di cui il vecchio continente vanta. Per citare qualche numero: 24, le lingue ufficiali parlate; 60, invece, quelle autoctone o minoritarie (catalano, basco, ecc.), diffuse tra circa 40 milioni di persone. Ed è proprio in funzione della loro tutela che è stata pensata la Carta europea delle lingue regionali o minoritarie: l'unico trattato al mondo che protegge e promuove le lingue tradizionali delle minoranze in pericolo d’estinzione. La coesistenza di più culture, lingue e tradizioni è elemento cardine dell’Europa, una condizione che ha contribuito a definirne negli anni la storia politica e sociale. Non dovrebbe stupire, perciò, questa tenace volontà a proteggerne il multilinguismo.
Con l’Erasmus, il progetto Leonardo da Vinci e molto altro, l’Europa è tra le realtà mondiali che più investe per promuovere l’apprendimento delle lingue tra i cittadini dei vari Paesi al fine di favorire l’economia e la mobilità dei lavoratori. Questo orientamento inclusivo e globale ha inevitabilmente influito sullo stampo strategico di Errecom, nata e cresciuta in un continente in cui accenti, mindset e modelli di business diversi si incontrano, cercando di capirsi e sostenersi. Così come in Europa, anche in Errecom vale infatti una regola. Qui le diverse culture non si limitano a coesistere, ma si mescolano e sostengono, in un meraviglioso scambio continuo che genera valore per il mercato e i clienti, ma soprattutto per il futuro.