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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia

Fissato nuovo incontro tra il ministro Romani e Henri Proglio

A2A, Edf e Delmi si sono accordati per la proroga al 31 ottobre dei patti parasociali riguardanti Edison e TdE (Transalpina di Energia). Resta ancora da valutare il "lodo Zuccoli"

Stretta sul riassetto di Edison con un nuovo vertice il 23 settembre tra il numero uno di Edf Henri Proglio e il ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani. Dopo il faccia a faccia dello scorso 5 settembre, che era servito a decidere il rinvio al 31 ottobre del patto tra Edf e i soci italiani riuniti in Delmi per il controllo del gruppo di Foro Buonaparte, il manager francese e il ministro si sono dati un nuovo appuntamento venerdì prossimo.

Il giorno prima, il 22, tornerà a riunirsi il consiglio di sorveglianza di A2a per esaminare l'eventuale proposta da sottoporre ai francesi. E' quanto emerso dal Cds della utility, capofila degli azionisti italiani di Edison, che si è tenuto nel pomeriggio a Brescia per dare il via libera ufficiale alla proroga a fine ottobre dei patti che scadevano oggi, secondo quanto stabilito nel primo incontro tra Proglio e Romani. La riunione, convocata per le 14.30, si è prolungata sin dopo le ore 18 in attesa dell'ok al rinvio da Parigi, arrivato solo intorno alle ore 17. A2a - è stato spiegato - andrà avanti nelle trattative sulla base degli accordi raggiunti a marzo e poi fermati dal ministro dell'Economia Giulio Tremonti, preoccupato dell'avanzata delle aziende transalpine in quelle della Penisola.

Il Consiglio di Sorveglianza infatti "ha riconfermato la validità dei propri indirizzi sul dossier Edison" e il mandato al presidente Graziano Tarantini e al vicepresidente Rosario Bifulco di seguire l'evoluzione del negoziato. Romani e Zuccoli stanno tuttavia lavorando per una nuova proposta (il cosiddetto Lodo Zuccoli) che ruota intorno al mantenimento in mani italiane di Edipower, controllata da Edison al 50% e partecipata al 20% da A2a, al 20% da Alpiq e al 10% da Iren.

Gli accordi della scorsa primavera prevedevano invece lo spacchettamento di Edipower distribuzione delle nove centrali della società pro quota a Edison e agli azionisti italiani. Interesse per partecipare alla cordata italiana è stato espresso dalla romana Acea mentre Romani ha auspicato un intervento di Intesa Sanpaolo. Ma la banca finora, anche per bocca del suo consigliere delegato Corrado Passera che ha negato di avere sul tavolo un'ipotesi di cordata italiana, ha preferito non esporsi nella partita.

Intanto è arriavato sì ufficiale dei francesi di Edf per prorogare al prossimo 30 ottobre la scadenza del patto di sindacato su Transaplina di Energia, la holding partecipata dalle utility italiane, sul controllo di Edison è giunta alle ore 17 di oggi al consiglio di sorveglianza di A2a. E' quanto si apprende da fonti vicine al consiglio. Quanto al cosiddetto 'Lodo Zuccoli', che prevede la spartizione con Edison ai francesi e Edipower in mano agli italiani, non è stato oggetto dell'incontro di oggi. "L'unica ipotesi sul tavolo - è emerso da fonti vicine al consiglio - è ancora quella di marzo", che prevede il conferimento delle sole attività idroelettriche di Edipower agli italiani. Il 'Lodo Zuccoli' - si è appreso - sarà esaminato dal Cds il prossimo 22 settembre.

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