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Bonus 150 euro: chi deve fare domanda entro il 31 gennaio 2023 (e quando arrivano i soldi)

L'Inps precisa che i lavoratori stagionali, gli intermittenti, quelli dello spettacolo, i co.co.co, i dottorandi e gli assegnisti di ricerca e quelli con contratto a tempo determinato dovranno presentare un'apposita istanza entro la fine del prossimo gennaio

A novembre alcuni lavoratori hanno ricevuto il bonus 150 euro d'ufficio, ma c'è chi invece dovrà fare domanda per ottenerlo, entro il 31 gennaio 2023. L'Inps, con la circolare n.127 dello scorso 16 novembre, ha fatto chiarezza tra i lavoratori tenuti a presentare istanza e quelli che troveranno l'aiuto una tantum contro il carovita previsto dal governo Draghi direttamente in busta paga. Le categorie di lavoratori che devono presentare un'apposita domanda per i 150 euro sono gli stagionali, gli intermittenti, i lavoratori dello spettacolo, i dipendenti con contratto a tempo determinato (compresi quelli agricoli), i collaboratori coordinati e continuativi (co.co.co) e chi attualmente è dottorando oppure assegnista di ricerca. Per tutti vale il requisito cardine della misura: non aver guadagnato più di 20mila euro nel 2021. Non sono tenuti invece a fare domanda i pensionati e i titolari di trattamenti assistenziali, così come chi già beneficia del reddito di cittadinanza, i lavoratori dipendenti e i lavoratori domestici. Anche in questi casi, comunque, rimane il limite dei 20mila euro in riferimento al reddito dello scorso anno. Ma andiamo con ordine.

Chi rientra tra le categorie che dovranno fare domanda ha diversi modi per farlo. Ci sono ad esempio l'apposito portale sul sito dell'Inps - previa autenticazione con le credenzali Spid, Cie-carta d'identità elettronica o Cns-carta nazionale dei servizi -, e il contact center multicanale con numero verde gratuito per rete fissa 803.164 e con il numero da rete mobile a pagamento 06.164164. Si può anche decidere di rivolgersi agli istituti di patronato per essere aiutati con la procedura. La scadenza per la domanda è sempre il 31 gennaio 2023. L'Inps fa sapere inoltre che "nel mese di novembre 2022 l'indennità è stata liquidata ai beneficiari dei trattamenti pensionistici, di assegno sociale, ai titolari di invalidità, ciechi e sordomuti, ai titolari di trattamenti di accompagnamento alla pensione". Da ricordare che, se queste categorie risultino titolari di trattamenti che non vengono gestiti dall'Inps, l'erogazione del bonus spetterà al loro ente previdenziale di riferimento.

Sempre a novembre hanno ricevuto i 150 euro i lavoratori domestici e i nuclei beneficiari del reddito di cittadinanza. Per questi ultimi, se hanno maturato il diritto a ricevere il reddito nella mensilità di novembre, il pagamento del bonus avviene nello stesso mese, tramite accredito della somma sulle carte dei nuclei percettori. Chi, a novembre, risulta invece essere titolare di Naspi, Dis-coll, mobilità in deroga e trattamenti di importo pari alla mobilità, disoccupazione agricola 2021 e indennità Covid-19 riceverà il bonus durante il mese di febbraio 2023. Così sarà anche per i lavoratori autonomi occasionali e per gli incaricati di vendite a domicilio. In questo caso è però richiesto un passaggio in più: i loro datori di lavoro dovranno inviare le denunce UniEmens relative appunto alle retribuzioni del mese di novembre 2022.

In generale, specifica l'Inps, tutti coloro che sono chiamati a fare domanda riceveranno quindi i 150 euro sul proprio conto a febbraio 2023. Il motivo di questa differenza temporale è che l'Istituto nazionale di previdenza sociale dovrà verificare che il bonus non sia già stato effettivamente ricevuto tramite eventuali datori di lavoro.

(Fonte: Today)

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