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Economia

Vola la disoccupazione giovanile: 35,9%. Siamo ai livelli del 1992

"Le politiche di rigore sono politiche che stanno determinando recessione, ma anche depressione", ha commentato la leader Cgil Susanna Camusso

Vola la disoccupazione giovanile e la fascia 15-24 anni a marzo segna un aumento di due punti su febbraio e arriva al 35,9%. E' il tasso più alto da gennaio 2004 (inizio serie storiche mensili). Guardando le serie trimestrali è il più alto dal quarto trimestre 1992.

Ai massimi dal 2004 anche il tasso medio di disoccupazione, al 9,8% ed in rialzo di 0,2 punti su febbraio e di 1,7 punti su base annua. Il numero dei disoccupati a marzo é di 2 milioni e 506 mila, in rialzo del 2,7% su febbraio, con un aumento boom su base annua di 476 mila unità (+23,4%) e su base mensile di 66 mila.

"E' un dato drammatico": è questo il commento della segretaria della Cgil Susanna Camusso seguito alla diffusione dei dati. "E' la ragione per cui noi - ha aggiunto Camusso - continuiamo a dire che, se non ricomincia a crescere il lavoro, questo Paese si avvita in una crisi infinita. Le politiche di rigore sono politiche che stanno determinando recessione, ma anche depressione, e l'impossibilità di esercitare un diritto, che io credo resti fondamentale per le giovani generazioni, ma anche per quelle che sono in uscita dai luoghi di lavoro rispetto alla crisi, di trovarne un altro".

Secondo il segretario della Cgil, "é per questo che non ci si può limitare a guardare questi dati, come ho visto qualche ministro fare, e dire 'era previsto'". "Il tema - ha concluso Camusso - é che cosa si fa per creare lavoro affinché questi non diventino, mese su mese, dati sempre più drammatici".
 

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