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Economia Desenzano del Garda / Piazza Giuseppe Garibaldi

Desenzano: si accendono i dibattiti in vista delle prossime elezioni

Nell'incontro organizzato dall’Udc dedicato al turismo e allo sviluppo economico, grande partecipazione degli imprenditori e di chi li rappresenta: "Momento economico difficile, c'è bisogno di progettualità e pianificazione"

Scorre inesorabile il tempo che avvicina la città di Desenzano del Garda alle nuove elezioni amministrative, previste per la primavera del 2012. Diventa comune e quasi normale allora che anche tra i cittadini cresca la voglia di dibattito e di discussione, soprattutto sui temi più caratteristici della zona: non potevamo non esserci all’incontro organizzato dall’Udc sezione desenzanese dedicato al turismo e allo sviluppo non solo economico che da esso può derivare, al quale hanno partecipato tra gli altri anche il presidente di Confartigianato Brescia e il direttore di Confesercenti, Massetti e Merigo. “Programmazione e pianificazione, queste le parole chiave – anticipa Luigi Cavalieri, segretario cittadino dell’Udc – per favorire lo sviluppo economico facendo attenzione alla vocazione turistica del lago di Garda”.

Sul palco più di cinque ragionati interventi, cinque diversi punti di vista tutti accomunati però da un’unica intenzione, il rilancio della città nel settore che più le compete, il turismo, e tutto ciò che ne deriva. “Per cinque anni non si è più parlato di turismo a Desenzano – ammonisce Vittorio Cerini, presidente del Consorzio Albergatori – mentre ora più che mai serve un nuovo modo di concepire la nostra città, e tutto il lago di Garda”. La storia del turismo gardesano prende il via secoli or sono, tanto che la prima guida turistica, certo un po’ d’elite, risale addirittura al 1838, in doppia lingua: tedesco e italiano.

Il turismo quello vero, il turismo di massa, si sviluppa e si diffonde nei primi anni ’60 del secolo scorso, con una crescita esponenziale e inarrestabile, dai due milioni e rotti del 1960 ai 16 milioni del 2000, fino ai quasi 23 milioni dell’ultimo biennio. Ma c’è modo e modo di pensare al turismo: “Non crediamo che lo sviluppo turistico passi attraverso una nuova ondata di cemento – commenta Alessio Merigo, incalzato sul tema – C’è bisogno di tutto, tranne che di questo: valorizzazione del centro, della rete distributiva delle Pmi, un programma condiviso che coinvolga tutta la riviera gardesana..”

Confartigianato Brescia non può che avanzare le pretese del momento, un’associazione che vanta oltre 14mila imprese solo in Provincia e che riconosce Desenzano come uno dei centri nevralgici dell’intero territorio bresciano. “Quello che va bene per il Garda non può andar bene per il resto del territorio – sottolinea Eugenio Massetti – Il rilancio passa anche da qui, dal federalismo fiscale ma senza nuove tasse alle agevolazioni per chi apre in centro storico, con la riduzione degli oneri”.

Non sarà facile, soprattutto adesso. “Stiamo vivendo un momento economico diverso, carico di tensioni ed incertezze – conclude Renzo Scamperle, imprenditore del settore manifatturiero – Il limite vero dell’impresa italiana è che è troppo piccola e non riesce a guardare al futuro, non riesce ad avere la grande progettualità di cui invece avrebbe bisogno”.

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