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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia

Saldi estivi a Brescia e in Lombardia: un mezzo disastro

Nel giorno di chiusura, il Codacons rende noti i primi dati sulle vendite degli ultimi due mesi, in cui si registra un calo tra il -5% e il -8% rispetto ai saldi del 2013

Martedì 2 settembre terminano i saldi estivi a Brescia e in tutta la Lombardia. Grande delusione da parte dei commercianti, che - secondo i dati Codacons - registrano una riduzione media delle vendite compresa tra il -5% e il -8% rispetto all'anno precedente.

"Il bonus da 80 euro in busta paga introdotto dal Governo Renzi non ha fatto il miracolo e non ha spinto in alto le vendite in regime di saldi - dichiara il presidente dell'Associazione dei Consumatori, Carlo Rienzi -. Il settore dell'abbigliamento soffre in modo particolare i tagli di spesa operati dalle famiglie, che dirottano gli acquisti solo su beni indispensabili e attendono periodi migliori per le altre spese"

Ad approfittare degli sconti meno di una famiglia su due (circa il 45%). Outlet e centri commerciali sono riusciti comunque ad attutire il trend negativo, grazie anche ai costi contenuti consentiti dalla grande distribuzione. I negozi in periferia, invece, sono stati i più colpiti. La spesa media procapite non ha comunque superato quota 65 euro.

"Ora il Premier Renzi deve fare qualcosa per salvare il settore del commercio - commenta ancora Carlo Rienzi -. La prima mossa è senza dubbio liberalizzare i saldi, così come avviene nel resto del mondo, in modo da creare molteplici occasioni d'acquisto per i consumatori spalmate su tutto l'anno, e consentire ai negozianti di scegliere quando e come scontare la propria merce per attrarre clientela".

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