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Economia

Intesa Sanpaolo: tutte le iniziative per l'emergenza coronavirus a favore di imprese e famiglie

Dalla sospensione delle rate dei finanziamenti a famiglie e imprese ai crediti per 15 miliardi alle PMI, dal sostegno alla sanità pubblica alle donazioni in ricerca scientifica e l’attenzione ai territori: l’impegno del Gruppo per supportare l’economia reale

In questo momento di emergenza nazionale sono diversi gli interventi e le donazioni promosse da aziende e cittadini privati volti a limitare gli effetti economici e sociali legati alla pandemia di Covid-19. In tale contesto il primo gruppo bancario Italiano, Intesa Sanpaolo, ha predisposto diversi interventi per tutelare famiglie e imprese colpite direttamente o indirettamente dall’emergenza.

Sospensione delle rate dei finanziamenti per famiglie e imprese e crediti per 15 miliardi di euro

Intesa Sanpaolo si è immediatamente attivata in soccorso di tutti coloro che stanno subendo danni, diretti e indiretti, per il diffondersi del Coronavirus. Anche in questa occasione la Banca ha dimostrato di essere tempestivamente vicina alle famiglie e alle imprese italiane con provvedimenti di sostegno nelle situazioni di difficoltà”. Questo il commento di Stefano Barrese, responsabile divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, a testimoniare la risposta concreta del Gruppo che, già in data 24 febbraio, si è mosso a sostegno dei privati e delle aziende - incluse le realtà imprenditoriali che hanno scambi commerciali con la Cina - con la sospensione delle rate dei finanziamenti per tutte le famiglie residenti e per tutte le aziende con sede operativa nei comuni oggetto di Ordinanza. A ulteriore riprova del supporto al tessuto imprenditoriale italiano, il Gruppo è intervenuto con un plafond di 15 miliardi di euro a disposizione da subito delle imprese di piccole e medie dimensioni attraverso misure straordinarie dedicate. Tre le linee guida definite: sostenere le attività nel fronteggiare l’emergenza globale del coronavirus, garantire continuità e produttività, porre le basi per il rilancio.

Di questi 15 miliardi, 5 miliardi sono un plafond ad hoc di linee di credito aggiuntive rispetto a quelle preesistenti a condizioni favorevoli, a partire dall’istruttoria e che possono essere concesse a clienti e non clienti che al momento non beneficiano di linee di credito disponibili. Questa cifra è comprensiva di finanziamenti a favore delle imprese sociali. I 10 miliardi di euro sono invece un plafond per sostenere la liquidità immediata per i clienti Intesa Sanpaolo, grazie a linee di credito già deliberate a loro favore e ora messe a disposizione per finalità ampie e flessibili, quali la gestione dei pagamenti urgenti. Per dirla con le parole del Ceo e Consigliere Delegato, Carlo Messina, il Gruppo ha messo: “in campo un ammontare significativo di risorse” grazie a dimensioni, solidità e a una presenza capillare tali da consentire interventi straordinari in tutti i territori del Paese, dando supporto a tutte le imprese.

Al fine di contribuire a garantire concretamente la continuità produttiva, a fronte del rallentamento della domanda interna ed estera che la situazione di crisi attuale ha determinato, nel monte dei 15 miliardi, 2 miliardi sono stati destinati per finanziamenti a imprese e professionisti associati a Confcommercio, per garantire la gestione dei pagamenti urgenti e le esigenze immediate di liquidità. Questo accordo è la conferma del forte rapporto di collaborazione che Intesa Sanpaolo e Confcommercio hanno consolidato negli anni, con la sottoscrizione di numerosi accordi a favore delle imprese associate e nell’agevolare l’accesso al credito al mondo delle microimprese e delle PMI italiane.

Accordo con la Protezione Civile: 100 milioni per la sanità pubblica e 1 milione a progetti di ricerca medica su Covid-19

Azioni importanti per le imprese e per le famiglie, con un occhio di riguardo anche alla sanità pubblica in un momento di difficoltà nazionale. Per le esigenze sanitarie a causa dell'emergenza coronavirus sono stati infatti donati 100 milioni di euro, destinati alla sanità pubblica nazionale tramite la Protezione Civile, di cui 80 milioni già assegnati a strutture sanitarie specifiche. Il contributo sarà utilizzato primariamente, ma non solo, per il rafforzamento strutturale permanente degli enti del servizio sanitario nazionale chiamati sui territori ad affrontare la grave emergenza di oggi e di quelle che si presentassero in futuro, in particolare con l’obiettivo di contribuire all’incremento di 2.500 nuovi posti letto di terapia intensiva. “L’Italia si è trovata improvvisamente a far fronte a un'emergenza sanitaria senza precedenti e deve rafforzare rapidamente e in maniera significativa i presidi medici sul territorio. È questo l’obiettivo al quale Intesa Sanpaolo vuole concorrere con la donazione di 100 milioni di euro, mettendo a disposizione la nostra solidità economica” ha commentato il Ceo e Consigliere delegato, Carlo Messina. E di questi 100 milioni, Intesa Sanpaolo ha fatto sapere di aver già definito, in accordo con il Commissario Straordinario Domenico Arcuri e con Angelo Borrelli a nome della Protezione Civile, una serie di interventi per la destinazione di 80 milioni di euro per la fornitura di mascherine, camici, ventilatori, caschi e apparecchiature medicali urgenti, posti letto in terapia intensiva e sub intensiva, riconversione di reparti, diagnostica: un risultato che infonde speranza in un momento di difficoltà nazionale.

Con la stessa finalità della donazione dei 100 milioni di euro, Intesa mette a disposizione di tutti la propria piattaforma di crowdfunding digital forfunding.it per una raccolta fondi tra cittadini e imprese che intendono contribuire, in modo concreto, al superamento della difficile situazione di emergenza sanitaria del Paese.

Gli aiuti alla sanità si traducono anche in donazioni alla ricerca, grazie al Fondo di Beneficenza di Intesa Sanpaolo - in capo alla Presidenza - che ha stanziato 14 milioni di euro per il 2020, di cui un milione sarà destinato proprio a progetti di ricerca medica sul Covid-19 a contrasto dell’emergenza coronavirus. Università ed enti di ricerca italiani riconosciuti possono candidare i loro progetti secondo le procedure standard di accesso alle risorse del Fondo nella sezione dedicata.

L'attenzione ai territori: 30 miliardi di nuovo credito e investimenti nel sociale raddoppiati. A Brescia le attività della banca d’Impatto

Tra gli obiettivi del primo gruppo bancario italiano anche il rafforzamento del legame di vicinanza ai territori di appartenenza, con iniziative specifiche e con ricadute significative per le economie delle aree di presenza, per le comunità che ne fanno parte e per le persone appartenenti al Gruppo. Il piano di Intesa Sanpaolo nell’ambito dell’offerta pubblica di scambio lanciata a febbraio su Ubi Banca prevede infatti la creazione di quattro nuove direzioni regionali: a Brescia, Bergamo, Cuneo e Bari, ciascuna con una rete di circa 300-400 filiali e l’incremento di erogazione di nuovo credito per oltre 10 miliardi l’anno nei confronti di questi territori (in totale 30 miliardi nel triennio  2021-2023). Le quattro direzioni avranno sede negli edifici storici delle banche che hanno dato vita al Gruppo Ubi: quella di Brescia, quindi, sarà nell’edificio in via Cefalonia. Ciascuna direzione godrà di autonomia creditizia regionale, con un credito fino a 50 milioni di euro. Prevista anche la creazione di un centro di eccellenza a Pavia per l'agricoltura, oltre che l'istituzione dei consigli del territori, che rappresenteranno delle cabine di regia per il coordinamento degli interventi. Sul fronte del sociale e della sostenibilità è prevista poi la stipula di accordi a beneficio delle comunità locali; gli interventi nel campo della sostenibilità e del sostegno sociale al territorio saranno raddoppiati. Per quanto riguarda le persone è prevista anche l'assunzione di 2.500 giovani per oltre la metà nei territori di Brescia, Bergamo, Pavia, Cuneo e nel Sud Italia. Intesa Sanpaolo collocherà a Brescia, Bergamo e Cuneo le attività della Banca d'Impatto, rivolte in particolare al sociale.

Molteplici, dunque, gli aiuti realizzati dal primo gruppo bancario in Italia, in un momento di straordinaria emergenza nazionale. Un insieme di risposte immediate perché - chiosa Messina: “la crisi ci impone di reagire, di ambire a orizzonti più ampi. Il Paese supererà questo momento difficile, ne siamo tutti certi. Nell'emergenza occorre mettere in campo misure straordinarie, per questo diamo il nostro contributo. Guardando avanti, con un progetto per un'Italia più forte in un'Europa che deve essere più unita e solidale".

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