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Economia

I centri commerciali chiusi già alle 19: la (drastica) misura in Lombardia?

Chiudere i centri commerciali alle 19, per risparmiare sul caro energia. La proposta di Confcommercio Brescia, ma è rivolta nel mondo della ristorazione.

Il caro bollette atteso per l’autunno potrebbe essere molto più pesante di quanto inizialmente stimato, visto che i prezzi del gas restano altissimi. Siamo arrivati al paradosso che conviene usare un generatore a nafta piuttosto che pagare l'energia elettrica. Secondo le stime dell’Ircaf - Istituto ricerche consumo ambiente e formazione - con i nuovi aumenti attesi, dal 1° ottobre le famiglie e le imprese italiane spenderanno oltre il 127% in più rispetto allo scorso anno. Molto più del doppio stimato inizialmente. 

Per questo motivo, i centri commerciali potrebbero decidere di chiudere prima del previsto, alle 19, in modo da risparmiare (e non poco) su luce e riscaldamento. La proposta arriva da Confcommercio Brescia: "È possibile prestare maggiore attenzione ai consumi attraverso buone pratiche – ha dichiarato al Corsera il presidente Carlo Massoletti –, ma è necessario un intervento delle istituzioni: un tetto al prezzo del gas europeo, credito d’imposta e sostegno a tutte le imprese nel dl aiuti e, a livello regionale, misure a favore della liquidità e dell'efficientamento energetico".

La proposta pare però difficilmente attuabile. Comprensibili le proteste dei commercianti, che perderebbero non poca parte degli incassi. Ma, ad essere colpiti, sarebbero innanzitutto le catene di ristorazione. Perdite talmente ingenti, da rendere totalmente inutile il risparmio generato dalla chiusura anticipata. Sarebbe come tirarsi la zappa sui piedi, un po' come sta facendo l'Europa con le sanzioni alla Russia.

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