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Centri commerciali, è guerra aperta: ci sono 4 giganti in soli 5 chilometri

Il Nuovo Flaminia è il quarto centro commerciale in meno di cinque chilometri: a Brescia la sfida è aperta. E il prossimo anno sono in arrivo altri supermercati e negozi

Tutto è cominciato più di trent'anni fa: era il 1987 quando a San Polo venne inaugurato il centro commerciale Margherita D'Este, il primo vero “shopping mall” della città, inteso in senso moderno. Il primo di lunga, lunghissima serie che non accenna a concludersi: perché se da pochi giorni che è stato inaugurato il “Nuovo Flaminia”, denominato anche “The Baby Mall” nonostante le decine di migliaia di metri quadri di superficie e i 60 milioni di euro di investimento, per l'anno prossimo è attesa l'apertura della nuova Esselunga della Triumplina, nell'ambito del piano di recupero dell'ex Idra Presse.

Nuovo Flaminia © Bresciatoday.it


Non sarà uno shopping mall nel senso classico del termine, ma un centro commerciale “diffuso”: al maxi-supermercato da 8300 mq di superficie saranno affiancati altri due corpi di fabbrica, da 2500 e da 4500 mq, entrambi a destinazione commerciale, e altri 2000 mq per bar e ristorazione varia.

Certo in questi giorni (e giustamente) i riflettori sono tutti puntati sul Nuovo Flaminia: Ipercoop da 7000 mq di superficie lorda e 4700 mq di area di vendita, altri 8000 mq di galleria commerciale al primo piano, con quattro medie superfici di vendita e 11 negozi, un primo piano che funziona come una “food court” con sette ristoranti attivi. E poi i parcheggi, le compensazioni di progetto, il nuovo parco da 17mila metri quadri: investimento complessivo, come detto, da 60 milioni di euro. E anche per il "vecchio" Flaminia di Via Salgari (dove c'era la Coop) il futuro commerciale è garantito, con l'apertura di un Brico.

Ma la Brescia che verrà? Esselunga di Via Triumplina a parte, si segnala l'importante intervento di riqualificazione dell'area di Via Sostegno, alle spalle della stazione. Il Piano attuativo risale al 2013, e nello specifico prevede “la riqualificazione di un'area dismessa, il risanamento ambientale di parte del comparto, la realizzazione di edifici con mix di funzioni (residenze, direzionali, spazi pubblici, parcheggi), il potenziamento del sistema del verde urbano con l'estensione del Parco Tarello, la valorizzazione di un ambito urbano limitrofo a stazione ferroviaria e metropolitana, la realizzazione del nuovo fronte urbano a sud della stazione ferroviaria”.

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