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Economia Cellatica

La crisi senza fine del design bresciano: "buco" da 5,8 milioni per la Carlo Giannini

L'azienda Carlo Giannini di Cellatica era già in liquidazione: il 30 gennaio scorso avviata la procedura di concordato preventivo. Fondata nel 1951, ad oggi ha un passivo di 5,8 milioni di euro

Concordato preventivo per la Carlo Giannini di Cellatica, società per azioni specializzata in utensili, casalinghi e accessori da cucina di design: fondata nel 1951, tra i suoi prodotti di punta la storica caffettiera Giannina, in produzione da oltre 40 anni.

La società era già in liquidazione (ad oggi occupa ancora una trentina di dipendenti), con un ramo d'azienda in affitto alla Illa Spa di Parma. Gli asset degli azienda saranno messi in vendita, probabilmente con un bando, per recuperare un passivo di 5 milioni e 800mila euro.

La procedura in essere è un concordato pieno liquidatorio, dichiarata il 30 gennaio scorso dal tribunale di Brescia. La prima udienza utile è stata fissata per il 16 maggio prossimo: l'adunanza dei creditori per l'esame dello stato passivo.

Una crisi che comincia da lontano: secondo i dati pubblicati da reportaziende.it, e relativi al 2014, l'anno si chiuse con un fatturato di 4,7 milioni di euro, una perdita d'esercizio di oltre 2,1 milioni, una passività totale di oltre 10 milioni.

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