Una busta paga da 1 euro per 5 ore di lavoro: "Colpa dello Stato"

Una busta paga da 1 euro e 27 centesimi. Non è uno scherzo, né tantomeno un errore: è il frutto – gioco di parole visto che si parla di vendemmia – di cinque ore di lavoro comprese di trattenute. Se volessimo fare i conti netti significherebbero 25 centesimi l'ora, manco nelle miniere di sale di qualche romanzo fantasy. Invece siamo tra i vigneti della Franciacorta: e la colpa non sarebbe dell'azienda, ma del Fisco.

La storia è quella di Alessandro, 45enne bresciano sposato e con una figlia di 11 anni, raccontata sulle pagine del Giornale di Brescia. La vendemmia è stato solamente un lavoro temporaneo, e che lo ha impegnato dal 10 agosto all'11 settembre: esattamente un mese e un giorno tra i filari, quanto basta per far scattare la doppia mensilità.

L'azienda ha poi fornito i dati sui pagamenti: ad agosto Alessandro in tutto ha lavorato 68 ore tra ordinarie, festive e straordinarie. Non che si navighi nell'oro: la media è di poco meno di 7 euro e mezzo all'ora, son comunque soldi. Poi le sole 5 ore conteggiate a settembre, pagate però (al netto) 25 centesimi.

Come detto non è colpa dell'azienda, ma di una partita di giro di Fisco e Stato. Ad Alessandro infatti sono stati trattenuti gli 80 euro del celeberrimo 'bonus Renzi' – ne aveva presi una quota ad agosto, a settembre invece no perché spetta solo ai lavoratori con Irpef a debito – oltre a poco meno di 29 euro che valgono come imposta di credito, gli stessi che gli erano stati trattenuti ad agosto.

Effetti del job act, ma non solo. Effetti di una ristrutturazione dei salari che ormai è chiodo fisso dell'Europa intera. E sembra che tra le vigne Alessandro sia stato ancora fortunato, se così si può dire: pare che in provincia ci siano vendemmiatori pagati anche 4 euro l'ora.