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Economia

Uffici postali: contro la chiusura arrivano i sit-in di protesta

Cisl: "Decisione sbagliata in termini sociali, economici e occupazionali"

Cominciano la prossima settimana in tutte le province della Lombardia i sit-in di protesta dei lavoratori postali di Cisl, Cgil, Failp, Confsal e Ugl. L’azione di protetsa è stata decisa a sostegno della vertenza sulla carenza di organico e contro la chiusura dei 61 uffici in Lombardia.

Prima città a partire sarà Milano, l’11 marzo, poi il 13 Mantova, Cremona e Lodi, il  14 Monza, Lecco e Sondrio, il 16 sarà la volta di Pavia, Como, Varese e il 17 di Bergamo e Brescia.

Nel bresciano la riorganizzazione porterà alla chiusura di 8 uffici (Botticino Mattina, Brozzo, Castelletto di Leno, Cogno, Cogozzo, Magno di Gardone, Mazzano e Provezze) e 8 riduzioni di orario (Incudine, Maderno, Ono San Pietro, Ponte Caffaro, S. Martino della Battaglia, San Pancrazio, Prestine e Valvestino).

“L’ormai insostenibile carenza di personale – sottolinea il sindacato dei postali della Cisl – è tra le cause principali della chiusura degli uffici postali, una decisione non condivisibile in termini sociali, economici e occupazionali. Per questo apprezziamo la risoluzione contro il provvedimento di Poste approvata all’unanimità dal Consiglio regionale della Lombardia e invitiamo i rappresentanti delle istituzioni ad ogni livello a partecipare ai nostri sit-in la prossima settimana”.

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