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Economia

Crisi della grande distribuzione: 200 i posti pronti a saltare

La crisi che non si ferma, in tutta la Provincia di Brescia: solo tra negozi e punti vendita della grande distribuzione sono quasi 150 i posti di lavoro che dovranno saltare. La mappa dei licenziamenti

Sono quasi 200 i lavoratori che hanno perso o che perderanno il posto da qui alla fine dell’anno. Nell’ottica dell’annunciata ristrutturazione che sta coinvolgendo anche i negozi e i punti vendita della grande distribuzione. Brescia non è immune ai ‘colpi di coda’ della crisi, e lo dimostra la lunga giornata di scioperi che ha coinvolto i lavoratori Auchan di Concesio, Mazzano e Roncadelle, a pochi giorni dal ‘sonoro’ annuncio della proprietà francese, 400 esuberi in Lombardia, quasi 1500 in tutta Italia, poco più di una cinquantina anche a Brescia.

Non solo Auchan, a Brescia e Provincia. Come detto, sono quasi 200 i posti di lavoro a rischio, forse qualcuno di più. Già chiusi i negozi Brico di Mazzano e Roncadelle, così come sta per chiudere i battenti il Cammi di Manerba. Niente da fare anche per i 35 lavoratori del Ristò delle Rondinelle, presto a casa senza alcun ammortizzatore sociale.

Incerto il futuro anche degli operai della Bennet: ha già chiuso il punto vendita di Verolanuova, pare ci siano movimenti in vista anche per quello di Gavardo. Sono comunque una quarantina i posti a rischio. Come già purtroppo annunciato, alla fine di luglio chiuderà anche il Mediaworld di Via Mantova, e altri 25 lavoratori a casa.

Mobilità in vista per i dipendenti del Mercatone Uno di Castegnato, almeno 29 addetti: in tutto il Paese – su circa una settantina di sedi – ne verranno chiuse almeno la metà.

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