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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Banco Popolare fa ordine, incorpora Creberg e Italease

Guadagnerà 50 punti base di solidità patrimoniale, in cambio di un premio del 11,5% rispetto al prezzo ufficiale di lunedì di Credito Bergamasco

Il Banco Popolare annuncia l'incorporazione del Creberg e di Banca Italease nella capogruppo e chiude il riassetto che nel 2011 aveva portato l'istituto guidato da Pier Francesco Saviotti ad assorbire numerose controllate e a varare la 'Banca Unica'.

Ad incentivare l'integrazione, oltre ai risparmi di costi e fiscali e alla semplificazione organizzativa, ci sono i circa 50 punti base di Common equity tier 1 capital (l'indicatore di riferimento di solidità patrimoniale sotto Basilea III) che l'incorporazione del Creberg comporterà.

Sotto le nuove regole di Basilea III infatti il patrimonio di terzi delle controllate (il 22% del Creberg è detenuto da azionisti di minoranza diversi dal Banco) non potrebbe essere interamente computato nel capitale primario del Banco. Da qui la decisione di Saviotti di offrire ai soci di minoranza la possibilità di trasformarsi in azionisti della capogruppo in cambio della loro quota di patrimonio.

Il progetto di fusione prevede che il Banco proceda a un aumento di capitale da 300,5 milioni di euro con l'emissione di 157,4 milioni di azioni che verranno scambiate - nel rapporto di 11,5 a 1 - con titoli del Creberg non in possesso del Banco (titolare del 77,8% del capitale della controllata). Lo scambio avverrà dopo il pagamento di un dividendo di 0,55 euro a valere sull'esercizio 2013. "Il corrispettivo implicito al concambio garantisce un premio del 11,5% rispetto al prezzo ufficiale di lunedì di Credito Bergamasco" rileva l'istituto veronese.

I soci del Creberg avranno però la possibilità di sfilarsi dall'operazione facendo valere il diritto di recesso, in quanto da azionisti di una spa si ritroveranno soci di una cooperativa (il Banco). Il progetto di fusione verrà votato il 24-26 aprile dall'assemblea dal Banco Popolare, assistito dall'advisor Mediobanca, e il 25 da quella del Creberg, coadiuvato da Merrill Lynch. L'approvazione all'unanimità del progetto da parte del cda del Creberg lascia presagire che la Fondazione Carilucca, titolare dell'11,5% del capitale, non eserciterà il recesso.

La fusione, assicura il Banco, "non modificherà il legame" del Creberg con il territorio, salvaguardato con la creazione di una specifica divisione territoriale con sede a Bergamo e il mantenimento della Fondazione Credito Bergamasco. Oltre al Creberg, il Banco incorporerà anche Banca Italease, controllata al 98% (il 2% è del Creberg), che si trasformerà in una divisione del gruppo conservando, come il Creberg, il suo marchio.

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