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A2A: oggi i Consigli, in arrivo il piano taglio-debito

Si riuniscono i consigli di sorveglianza e di gestione della multiutility per esaminare i dettagli del nuovo piano industriale: si parla di una riduzione del debito tra gli 1 e gli 1,5 miliardi di euro

A2A si prepara ad alzare il velo sul piano 'taglia-debito'. Oggi si riuniranno i consigli di sorveglianza e di gestione della multiutility per esaminare i dettagli del nuovo piano industriale al 2015, che avrà il suo focus proprio sulla riduzione dell'indebitamento, cresciuto a 4,8 miliardi di euro a causa dell'acquisizione di Edipower.

In attesa di conoscere le cifre ufficiali, per le quali sarà necessario attendere l'approvazione dei consigli, le prime indiscrezioni parlano di una riduzione del debito nell'arco del piano tra gli 1 e gli 1,5 miliardi di euro, con l'obiettivo di portare il rapporto debito-ebitda (margine operativo lordo) attorno alle 2,5 volte. Un rapporto decisamente più sostenibile rispetto a quello superiore a 4 atteso per l'esercizio 2012 e che, se venisse confermato, batterebbe le stime degli analisti (Equita Sim ha recentemente previsto una discesa del rapporto debito-ebitda da 4,2 nel 2012 a 3,4 nel 2015).

Per quanto riguarda la politica dei dividendi, il piano non dovrebbe discostarsi troppo da un pay-out (percentuale dell'utile destinata a dividendo) del 55-60%, in linea con la decisione adottata in occasione del bilancio 2010 e poi temporaneamente accantonata nel 2011, esercizio caratterizzato dalle minusvalenze straordinarie legate al riassetto di Edison. Per un pay-out del 60% si era tra l'altro "battuto" in passato il presidente della gestione, Graziano Tarantini. Attesa, come richiesto dal consiglio di sorveglianza, una separazione delle attività dell'energia e dell'ambiente, con la costituzione di divisione ad hoc in cui confluiranno, tra l'altro, le attività di termovalorizzazione e cogenerazione.

La sede del nuovo polo ambientale sarà a Brescia, che da tempo chiede di contare di più nell'organigramma della multiutility, mentre quello dell'energia avrà base a Milano. Oltre che dai flussi di cassa un aiuto alla riduzione del debito, ma anche agli investimenti che A2A intende continuare a fare con un occhio di attenzione al ciclo dei rifiuti e alla cogenerazione, arriverà dalle risorse che verranno incassate con l'apertura di attività controllate a nuovi partner.

La convinzione del management di A2A è che gli obiettivi del piano possano essere considerati credibili dal mercato in modo da dare l'avvio a una ripresa del titolo (ieri in calo del 2,29% a 0,37 euro, in linea con il listino), da mesi sotto pressione proprio a causa di un debito eccessivo, come sottolineato anche dal presidente del consiglio di sorveglianza, Pippo Ranci. Prima della riunione congiunta dei due consigli sul piano si riunirà il consiglio di gestione per approvare i conti dei primi nove mesi. Il consensus raccolto da Bloomberg è per un utile attorno ai 170 milioni di euro.
 

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